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Borsa Milano in cauto rialzo su incertezza Fed, venduta Nexi, bene Amplifon, energia

Pubblicato 13.09.2024, 14:01
© Reuters. Una donna passa davanti alla Borsa di Milano, 25 febbraio 2020. REUTERS/Flavio Lo Scalzo
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MILANO (Reuters) - Piazza Affari prosegue in modesto rialzo in un mercato che, archiviata la pratica Bce, si concentra sul meeting della prossima settimana della Fed Usa, dove la partita sull'entità del taglio rimane molto aperta.

Come largamente atteso, ieri Francoforte ha deciso per un taglio dei tassi da un quarto di punto percentuale, ma il mercato ha accolto con freddezza il tono poco espansivo della Lagarde nel corso conferenza stampa che sembra avere escluso una ulteriore sforbiciata ad ottobre, rimandando il tutto a dicembre.

Stamani, dopo un tentativo di strappo al rialzo in avvio, la borsa milanese e gli altri listini continentali hanno ridotto i guadagni.

Secondo un trader, le rinnovate aspettative sul taglio dei tassi della Fed, con le probabilità di una riduzione di 50 punti base più bilanciate rispetto a 25 pb fino a ieri maggiormente prezzate dal mercato, creano maggiore incertezza inducendo gli investitori a muoversi con cautela per timori di eventuali delusioni.

La cautela è evidenziata anche dall'andamento piatto dei futures sugli indici di Wall Street oggi.

Intorno alle 13,00 il Ftse Mib sale dello 0,19% e si avvia a chiudere la settimana con un leggero segno positivo dopo una perdita di oltre il 3% registrato in quella scorsa. Fiacchi i volumi, pari a per 600 milioni di euro in controvalore.

Titoli in evidenza:

In fondo al Ftse Mib NEXI (BIT:NEXII) perde circa il 4% trascinata dal crollo della concorrente francese Worldline a Parigi dopo avere annunciato il taglio della guidance - il terzo di quest'anno - e l'uscita del Ceo.

Bene ancora Telecom Italia (BIT:TLIT) in rialzo dello 0,8% dopo la corsa di ieri. Tonici i titolo legato al settore sanitario come Diasorin (BIT:DIAS) e Amplifon (BIT:AMPF) entrambi in rialzo dell'1,7% circa.

Poco mosso in media il comparto dei bancari in cerca di stabilità dopo l'altalena dei giorni scorsi a seguito della notizia sul blitz in Germania di UniCredit (BIT:CRDI) che ha rilevato il 9% di Commerzbank (ETR:CBKG), aprendo le porte ad una possibile fusione. Le incertezze sul merger non mancano ma gli analisti si esercitano comunque a ipotizzare i prossimi passi e a simulare l'impatto della combinazione dei due istituti sia in termini di numeri che di ripercussioni sullo scenario M&A bancario.

Il titolo dell'istituto di Gae Aulenti è in calo dello 0,5%, mentre sul fronte opposto Banco Bpm (BIT:BAMI) sale dello 0,9% dopo avere annunciato ieri sera la cessione, mediante cartolarizzazione, di un portafoglio di immobili di proprietà ad uso non strumentale dal valore di bilancio di 295 milioni, operazione in linea con gli obiettivi del piano industriale.

© Reuters. Una donna passa davanti alla Borsa di Milano, 25 febbraio 2020. REUTERS/Flavio Lo Scalzo

Acquisti sul comparto energetico con Eni (BIT:ENI) in rialzo dell'1,1% in scia alla prosecuzione del rimbalzo delle quotazioni del greggio e dopo la promozione di Exane Bnp Paribas (EPA:BNPP) a 'neutral'. Saipem (BIT:SPMI) +0,5%, bene anche Snam (BIT:SRG) e Erg con progressi dello 0,7% circa.

Fuori dal Ftse Mib spicca doValue in rialzo del 4,3% spinta dal nuovo contratto acquisito in Grecia per la gestione di immobili per un valore netto contabile di circa 200 milioni di euro.

(Andrea Mandalà, editing Giancarlo Navach)

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