Borsa Milano in lieve rialzo, focus ancora su Trump, positiva Snam, giù utility

Pubblicato 22.01.2025, 10:57
© Reuters. Un uomo davanti alla Borsa di Milano. REUTERS/Claudia Greco
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MILANO (Reuters) - Piazza Affari, incerta in avvio, tenta la strada del rialzo dopo due sedute di debolezza.

I mercati continuano a risentire delle dichiarazioni sulla politica commerciale e strategica del neo presidente Usa Donald Trump, che non ha fatto mancare minacce anche nei confronti della Ue.

Trump giudica iniquo il rapporto commerciale tra Usa e Unione europea a causa dell'avanzo commerciale del vecchio continente, che ritiene di dover correggere con l'imposizione di tariffe.

Un sostegno al sentiment di mercato giunge tuttavia dalla volontà di Trump di investire nell'intelligenza artificiale, che ha sostenuto Wall Street e i mercati asiatici.

Intorno alle 9,55 il Ftse Mib sale dello 0,25%, bilanciato tra i progressi di industriali e automotive e i cali di utility e bancari.

In testa al listino principale Prysmian (BIT:PRY) rimbalza di oltre il 2% dopo il calo di ieri per l'annuncio sull'abbandono del progetto per la costruzione di un impianto negli Stati Uniti per realizzare cavi per parchi eolici offshore.

Mini rally per Stellantis (BIT:STLAM) (+0,9%), mentre Diasorin (BIT:DIAS) (+1,2%) conferma la buona performance della vigilia. Acquisti anche su Recordati (BIT:RECI), in rialzo dell'1,2%.

Progressi intorno ad un punto percentuale per Snam (BIT:SRG) dopo la pubblicazione dei target del piano industriale al 2029 che prevede un aumento del tasso medio di crescita annua dell'utile netto e dei dividendi rispetto al piano precedente.

© Reuters. Un uomo davanti alla Borsa di Milano. REUTERS/Claudia Greco

"Nel complesso, i target finanziari al 2029 risultano leggermente migliori delle attese, mentre la politica dei dividendi è stata migliorata", commenta Intermonte in attesa della conference call di presentazione del piano.

In fondo al Ftse Mib Erg cede il 2,3%, A2A (BIT:A2) oltre l'1%. Sul settore delle utility gli analisti di Banca Akros segnalano le indiscrezioni stampa su ipotesi, avanzate da alcuni membri della maggioranza di governo, di introdurre un 'cap' sui prezzi di vendita dell'energia rinnovabile. Per il broker sarebbe "chiaramente una cattiva notizia per le imprese esposte alle rinnovabili (in particolare l'energia idroelettrica)".

(Andrea Mandalà, editing Antonella Cinelli)

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