MILANO (Reuters) - A Piazza Affari seduta con gli indici in cauto rialzo sulla scia anche del rally delle borse asiatiche, grazie al balzo del settore immobiliare e alle indiscrezioni secondo cui, i recenti disordini antigovernativi in Cina, potrebbero portare a un allentamento delle misure restrittive anti Covid in atto.
Intorno alle 10,00 il FTSE Mib è sostanzialmente invariato.
Tra i titoli in evidenza:
Juventus (BIT:JUVE) in calo del 3%, ma in netto recupero rispetto all'avvio quando il titolo ha toccato i minimi da marzo 2017, travolta dalle vendite in scia alla decisione del Cda di dimettersi dopo che negli ultimi mesi i conti del club sono stati oggetto di indagine della Procura e della Consob per ipotesi di falso in bilancio e manipolazione del mercato. Per un trader si tratta di una reazione istintiva del mercato rispetto a quanto sta succedendo nella società.
Le attese di possibili riaperture in Cina premiano il comparto lusso con Brunello Cucinelli (BIT:BCU) in salita dell'1,8%, seguita da Moncler (BIT:MONC) (+1%) e Ferragamo (BIT:SFER)(+1,5%).
Ben raccolta anche Erg che sale dell'1,6% nel primo giorno di quotazione nel FTSE Mib, che raggruppa i principali quaranta titoli di Borsa per capitalizzazione e volumi. Si tratta di tipici aggiustamenti di portafoglio da parte dei gestori di fondi.
Tra i bancari, UniCredit (BIT:CRDI) arretra dello 0,34%, mentre è piatta Intesa (BIT:ISP) SP. Decisamente peggio MPS (BIT:BMPS) che cede il 2,24% a 1,76 euro, sempre lontana dal prezzo di sottoscrizione del recente aumento di capitale a 2 euro.
Ancora debole Telecom Italia (BIT:TLIT), in flessione dell'1%, sempre in balia delle nuove incertezze sul piano della rete unica. Ieri il segretario della Cgil, Maurizio Landini, ha detto che il governo non ha chiarito nell'incontro con i sindacati se Cdp presenterà l'offerta non vincolante per la rete entro il termine del 30 novembre fissato dal Mou con Tim.
(Giancarlo Navach, editing Andrea Mandalà)