Principale raccoglitore del risparmio, la borsa italiana rappresenta un indicatore dello stato di salute dell’economia del nostro Paese.
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Ecco i fatti principali della seduta del 12 marzo 2024:
Ore 17.30
Dopo i dati sull'inflazione Usa sopra le attese, Il Ftse Mib ha accelerato i guadagni nel pomeriggio chiudendo con +1,31% che lo porta a quota 33.753 punti. Regina di giornata Banca Monte dei Paschi di Siena (BIT:BMPS) (4,93% a 4,064 euro), subito dopo si piazza Bper Banca (BIT:EMII) (+3,04% a 3,999) e completa il podio Amplifon (BIT:AMPF)(2,58% a 33,81 euro). Più in generale, a sostenere la Borsa di Milano ci ha pensato il settore bancario.
Leonardo frena dopo il balzo del mattino ma chiude comunque in positivo (+0,81% a 20,010 euro).
Tra i titoli peggiori di Piazza Affari, invece, troviamo ERG SpA (BIT:ERG), Iveco Group NV (BIT:IVG) e Inwit (BIT:INWT).
L'inflazione Usa rimanda i tagli dei tassi Fed alla seconda metà dell'anno
Secondo Jeffrey Cleveland, chief economist di Payden & Rygel con gli ultimi dati sull’inflazione, “per la Fed sembra profilarsi un nuovo rinvio del taglio dei tassi, rimandato presumibilmente alla seconda metà dell’anno. I dati di gennaio e febbraio – spiega - sembrano remare contro l’obiettivo della Fed di riportare l’inflazione in modo sostenibile entro il target del 2%. Ad oggi, i mercati prevedono due soli tagli dei tassi per il 2024, il primo solo nel terzo trimestre”.
Per Greg Wilensky, head of US fixed income di Janus Henderson “un taglio dei tassi a maggio è stato probabilmente rimosso dal programma della Fed”. L’esperto ritiene “giugno il mese più probabile per il primo taglio, ma questo potrebbe slittare a luglio se i dati sull'inflazione non dovessero migliorare il mese prossimo”. Nel complesso Wilensky si aspetta qualche spostamento verso l'alto dei singoli punti, tuttavia, conclude, “crediamo che il punto mediano delle prossime proiezioni della Fed continuerà a indicare che siamo sulla buona strada per un taglio dei tassi di 75 punti base nel 2024”.
Ore 13.30
L’inflazione degli Stati Uniti è salita lievemente a febbraio. Il dato su base annuale è cresciuto del 3,2% dal +3,1% di gennaio, andando oltre le stime degli analisti che si aspettavano un ipc stabile al +3,1%. Mentre su base mensile i prezzi al consumo hanno accelerato al +0,4% (+0,3% a gennaio).
Contemporaneamente, l’inflazione core è scesa al 3,8% (anno su anno) dal 3,9% di febbraio, contro il 3,7% del consensus. Su base mensile il dato è rimasto stabile allo 0,4% quando gli analisti si aspettavano una discesa allo 0,3%.
Intanto, il principale indice della Borsa di Milano procede in territorio positivo, guadagnando lo 0,53% a 33.493 punti. Rallenta Leonardo che, dopo aver toccato i massimi da giugno 2007 in mattinata, alle 13.30 guadagna lo 0,43% a 19,935 euro per azione.
A trainare il Ftse Mib nel pomeriggio ci pensa il comparto bancario, con Bper Banca (BIT:EMII) (+2,78% a 3,99 euro), e Banca Monte dei Paschi di Siena (BIT:BMPS) in testa (+2,81% a 3,98). Segno più anche per Saipem (BIT:SPMI)(+2,35% a 2,023) e Telecom Italia (BIT:TLIT) (+2,46% a 0,217 euro) che sta cercando di recuperare le perdite successive alla pubblicazione del piano industriale.
Ore 10.30
Il FTSE MIB oggi ha aperto in rialzo a 33.437 punti dai 33.315 della chiusura di ieri e alle 10.30 rimane in territorio positivo (+ 0,16% a 33.369).
A dare forza al principale indice della Borsa di Milano ci sta pensando Leonardo (BIT:LDOF), in netta crescita (+5,74% a 20,99 euro per azione) dopo la presentazione del piano industriale 2024-2028. L’azienda guidata dall’ad Roberto Cingolani prevede una raccolta complessiva di ordini pari a 105 miliardi di euro, con una crescita media annua del 4% e ricavi cumulati per 95 miliardi.
Sale anche Assicurazioni Generali (BIT:GASI) (+ 0,94% a 22,51 euro) che ha pubblicato oggi i risultati dell’esercizio 2023. Il gruppo di Trieste l’anno passato ha raggiunto numeri da record nell’utile netto normalizzato, pari a 3.575 milioni (+14,1% anno su anno), e nel risultato operativo, salito del 7,9% a 6,9 miliardi. In base a questi risultati la società ha portato il dividendo 2024 a 1,28 euro (+10,3%).
Bene anche Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) (+0,90% a 3,1), dopo che la Bce ha approvato l’operazione buyback da 1,7 miliardi che prenderà il via a giugno e A2A (BIT:A2)(+0,36% a 1,69) che ha svelato il piano 2024-2035 e i conti 2023, anno chiuso con l’utile netto a 659 milioni di euro, +64% rispetto al 2022.
Intanto sui mercati cresce l’attesa per i dati sull’inflazione Usa che verranno pubblicati alle 13.30.
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