MILANO, 17 luglio (Reuters) - - Piazza Affari parte cauta con i riflettori degli investitori puntati al vertice Ue di oggi e domani che discuterà di Recovery fund e bilancio.
"Tutto ruota attorno a questo", osserva un trader.
Positiva la chiusura delle piazze asiatiche sulle attese di ulteriori pacchetti di stimoli da parte dei governi di tutto il mondo, che bilanciano i timori legati al numero crescente di casi di infezioni da coronavirus e alle tensioni Usa-Cina.
Banche piatte. Tra le big Intesa Sanpaolo (MI:ISP) cede lo 0,8%, mentre Ubi Banca (MI:UBI) perde lo 0,5%. Il sindacato azionisti di Ubi Banca che riunisce i grandi soci bresciani dell'istituto raccogliendo circa l'8% del capitale ha annunciato la sua adesione all'Ops lanciata da Intesa Sanpaolo. Ieri il via libera dell'Antitrust con condizioni. "L'offerta di Intesa è interessante, non stupisce che i soci bresciani abbiano deciso di aderire", osserva un trader.
Più incerto l'andamento di Unicredit (MI:CRDI) che perde l'1%. Cedente anche Mps (MI:BMPS) dopo il balzo di ieri. Il Cda ha nominato Mediobanca (MI:MDBI) quale advisor finanziario per valutare le alternative strategiche a disposizione dell'istituto senese.
Ritraccia Popolare di Sondrio (-2,3%) dopo il balzo di ieri a seguito della decisione della Corte di Giustizia Ue che ha stabilito che la riforma delle banche popolari, varata dal governo Renzi nel 2015, è compatibile con il diritto europeo. Pop Sondrio è l'ultima popolare che ancora non si è convertita in Spa.
Trascurata Atlantia (MI:ATL) (-0,6%) in attesa di sviluppi sull'ingresso di Cdp nella controllata Aspi (Autostrade per l'Italia) e conseguente fuoriuscita della famiglia Benetton.
Forte Stm (PA:STM) che sale del 2% e risente del momento positivo del settore high tech "essendo l'unico titolo quotato in Italia come semiconduttore", rileva un broker.
Venduto il settore petrolifero con il Brent intorno ai 43 dollari al barile: Eni (MI:ENI) in flessione dell'1%, Saipem (MI:SPMI) -0,7%.
Infine, bene Diasorin (MI:DIAS) (+1%) dopo che il Consiglio di Stato, accogliendo il ricorso del Policlinico San Matteo di Pavia e della multinazionale Diasorin, ha sospeso gli effetti della sentenza con cui il Tar della Lombardia lo scorso 8 giugno aveva azzerato l'accordo tra la multinazionale e lo stesso policlinico San Matteo sui test sierologici per la ricerca nel sangue degli anticorpi dopo una infezione da Covid-19.
(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Sabina Suzzi)