MILANO (Reuters) - Piazza Affari si conferma in lieve calo nel pomeriggio, nonostante l'avvio positivo di Wall Street, in una seduta dominata dai risultati trimestrali al termine di una settimana densa anche sul fronte della politica monetaria.
L'apertura della Bce a valutare una pausa nel rialzo dei tassi a settembre ha spinto ieri l'azionario europeo sui massimi da 15 anni. Dopo la Fed mercoledì, anche la banca centrale europea ha alzato i tassi di un quarto di punto, mentre la Banca del Giappone ha confermato l'orientamento ultra-espansivo pur sorprendendo il mercato con alcune dichiarazioni sulla politica di controllo dei rendimenti.
Oggi i mercati ritracciano leggermente.
Intorno alle 16 il Ftse Mib cede lo 0,3%. Volumi per oltre 2 miliardi di euro. Luglio ha accumulato per ora un saldo positivo del 4,5%, mentre da inizio anno siamo a +24,4%.
Tra i titoli in evidenza:
Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) (+1,2%) si rafforza dopo la diffusione dei conti. L'utile netto del trimestre è risultato superiore al consensus e la guidance di fine anno è stata alzata. Jefferies evidenzia come punti di forza della banca la diversificazione del business e la capacità di pagare dividendi, ma poichè non vede più spazio per un miglioramento del consensus di medio termine conferma il rating "hold".
Prosegue la corsa di Azimut (BIT:AZMT) (+2,7%) innescata ieri dalla trimestrale e dall'aggiornamento sulla partnership strategica con UniCredit (BIT:CRDI). Akros conferma oggi il giudizio "buy" sul titolo e alza il target price a 27 da 26 euro, sottolineando i buoni progressi nell'alleanza con UniCredit e il fatto che il titolo tratti a sconto rispetto ai principali concorrenti italiani. Nel risparmio gestito brilla anche Banca Generali (BIT:GASI) (+2,7%) con Akros che parla di risultati solidi e leggermente migliori delle attese.
Le banche salgono in media dello 0,4% e tra loro spicca il +1,5% di Mediobanca (BIT:MDBI). Equita ("buy") ha alzato il target price a 14,7 da 14,3 euro dopo risultati operativi sopra le attese annunciati nella giornata di ieri.
Eni (BIT:ENI) azzera il rialzo iniziale alimentato da conti - diffusi stamani - superiori alle attese e cede lo 0,5%.
In calo di 1,2% WeBuild dopo un buon avvio. Secondo Equita il risultato operativo è leggermente sotto le attese.
STM (EPA:STMPA) perde il 4% dopo il forte rialzo di ieri post risultati. Realizzi anche su Prysmian (BIT:PRY) (-1,6%).
Pioggia di vendite dopo il risultati per Erg (-5,%) e Cnh (BIT:CNHI) (-5,9%).
La prima era salita molto nell'ultimo mese e oggi ha deluso il mercato con risultati operativi al di sotto delle attese e con un taglio delle stime di fine anno.
Cnh ha diffuso conti in crescita e ha confermato la guidance. "Sono grandi risultati, ma forse meno grandi di quelli di altri concorrenti e la guidance non è stata alzata", commenta Kristen Owen di Oppenheimer & Co. Parallelo alla discesa di Cnh il rialzo di Iveco (+2,6%).
(Claudia Cristoferi, editing Andrea Mandalà)