SHANGHAI (Reuters) - L'azionario cinese ha chiuso in ribasso, con le tensioni tra Usa e Cina che continuano a pesare sul mercato, mentre un balzo dei nuovi casi di Covid-19 nel Paese ha contribuito a peggiorare il sentiment.
L'indice blue-chip CSI300 ha ceduto l'1,0% a 5.441,16, mentre l'indice Shanghai Composite ha chiuso in ribasso dell'1,1% a 3.531,50.
La revoca da parte degli Usa delle restrizioni nelle interazioni con funzionari di Taiwan è "una gran cosa", ha detto il ministro degli Esteri taiwanese Joseph Wu, descrivendola come un'importante spinta per le relazioni con il più importante sostenitore dell'isola a livello mondiale.
Il ministero del Commercio cinese ha pubblicato sabato nuove regole per contrastare leggi e restrizioni "ingiustificate" imposte da Paesi stranieri su aziende e cittadini cinesi, in un quadro in cui peggiorano le relazioni tra Pechino e Washington.
A pesare ulteriormente è anche l'ultimo aumento giornaliero di casi di Covid-19 nella Cina continentale, il maggiore in oltre cinque mesi.
A guidare le perdite è l'indice delle nuove energie Csi, che ha ceduto il 4,4%. L'indice aveva guadagnato oltre il 100% nel 2020, grazie in parte all'impegno della Cina a raggiungere la neutralità delle emissioni.
Nonostante il ritracciamento, alcuni restano rialzisti sul mercato, citando una continua ripresa economica e un'ampia liquidità.
L'indice Hang Seng di Hong Kong ha chiuso in rialzo dello 0,1%, a 27.908,22 punti.
(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Sabina Suzzi, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)