TOKYO (Reuters) - L'azionario giapponese torna al segno più, con gli investitori a caccia di buone occasioni dopo le recenti pesanti vendite, ma il sentiment resta fragile sulle prospettive incerte riguardo una risoluzione della disputa commerciale tra Usa e Cina.
Il Nikkei ha archiviato la seduta in rialzo dello 0,37% dopo quattro sessioni consecutive segnate da perdite, mentre l'indice più ampio Topix è indietreggiato dello 0,08%.
"Nel mercato le acque si sono calmate in assenza di particolari novità negative", spiega Soichiro Monji, senior economist presso Sumitomo Mitsui DS Asset Management.
Titoli con elevato potenziale di crescita come quelli del settore chip Advantest e Tokyo Electron sono saliti rispettivamente del 3,1% e dell'1,1%, mentre un comparto tipicamente più stabile come quello bancario ha ceduto lo 0,6%.
Ma timori diffusi che il confronto tra le due superpotenze mondiali possa innescare un rallentamento globale o addirittura una recessione continuano a tenere gli investitori alla finestra, con i titoli energetici e quelli legati dalle risorse primarie in perdita.
Il settore dei prodotti petroliferi e del carbone ha lasciato sul terreno il 4,5% mettendo a segno la peggiore performance sui 33 sottoindici di Tokyo, seguito a ruota dal comparto minerario, in ribasso del 2,3%.
Softbank ha terminato in ribasso del 2,7%.
Justsystems è balzata del 19,6% dopo che la società specializzata in sviluppo di software ha messo a segno un forte aumento degli utili nel trimestre aprile-giugno.
Bene anche titoli di altre società tech, come Lasertec e Optorun, balzate rispettivamente del 14,0% e del 14,6% sulla scia dei risultati.
Non sono mancate note negative nelle trimestrali.
Segno meno per Ihi, che ha ceduto il 13,6% sulla scia di deboli risultati trimestrali. Danneggiato dai deboli prezzi del greggio Jxtg, che è scivolato del 6,0%.
Rosso anche per Jxtg Holdings che ha terminato la seduta a -5,5%, raggiungendo i minimi da novembre 2016, e per JGC, che ha perso il 6,5%.
Attese per domani le trimestrali di circa 630 società, comprese Japan Post, Smc e Bridgestone.