(Reuters) - I futures degli indici azionari Usa sono in rialzo dopo il crollo di venerdì grazie all'allentamento delle tensioni in Medio Oriente che favorisce la propensione al rischio, mentre gli investitori guardano a una settimana ricca di eventi con importanti risultati nel settore tech e dati chiave sull'inflazione.
Alle 12,15 italiane, i futures sul Dow avanzano dello 0,48%, quelli sull'S&P 500 dello 0,58%, e i futures sul Nasdaq 100 dello 0,73%.
Il Nasdaq e l'S&P 500 hanno chiuso in ribasso venerdì, complice il calo di Netflix (NASDAQ:NFLX) dopo risultati poco incoraggianti. Entrambi gli indici hanno registrato così sei sedute consecutive di ribassi, la serie di perdite più lunga dall'ottobre 2022.
Nvidia guida i rialzi dei titoli megacap "growth" con +2,5% negli scambi premarket dopo il calo del 10% dell'ultima seduta.
Altri titoli come Meta Platforms, Amazon.com (NASDAQ:AMZN) e Alphabet (NASDAQ:GOOGL) salgono tra lo 0,5% e l'1,1%.
Gli occhi saranno puntati su Tesla (NASDAQ:TSLA), Meta Platforms, Alphabet e Microsoft (NASDAQ:MSFT) questa settimana, mentre le società si preparano a presentare i loro risultati trimestrali.
La modalità "risk-on" è stata sostenuta anche dai segnali di allentamento delle tensioni in Medio Oriente: venerdì il ministro degli Esteri iraniano ha detto che il Paese stava indagando su un attacco avvenuto nella notte, aggiungendo che finora non è stato dimostrato un legame con Israele e minimizzandolo.
"Durante la notte, il sentiment sul rischio è migliorato grazie al fatto che nel fine settimana non sono arrivate notizie geopolitiche negative", ha detto in una nota Mohit Kumar, chief economist Europe di Jefferies.
"Continuiamo a rimanere cauti questa settimana, anche se il repricing della scorsa, in particolare per quanto riguarda i titoli tech, potrebbe offrire opportunità di acquisti sui ribassi".
I titoli azionari hanno perso terreno di recente a seguito della revisione delle aspettative sul taglio dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve dopo una serie di dati economici solidi che segnalano pressioni inflazionistiche persistenti.
Secondo i dati di Lseg, i mercati monetari stanno valutando solo 38 punti base (bps) di tagli dei tassi quest'anno, in calo rispetto ai circa 150 bps visti all'inizio dell'anno.
Questa settimana sono in programma i dati delle spese per i consumi personali (Pce) di marzo, l'indicatore dell'inflazione preferito dalla Fed, per verificare ulteriormente la traiettoria della politica monetaria.
Negli scambi premarket Tesla cede il 2,9%, poiché il produttore di veicoli elettrici ha tagliato i prezzi in alcuni dei suoi principali mercati, tra cui Cina e Germania, dopo averli ridotti negli Stati Uniti.
Salesforce sale del 3,4% dopo che il produttore di software aziendale si è tirato indietro dalle trattative per l'acquisizione della società di software per la gestione dei dati Informatica, in calo del 6,2%, dopo che le due società non sono riuscite a trovare un accordo sui termini.
(Tradotto da Laura Contemori, editing Claudia Cristoferi)