(Reuters) - I futures sugli indici azionari Usa sono in rialzo, con l'S&P 500 e il Dow che sembrano destinati a registrare i maggiori progressi settimanali da novembre, mentre gli investitori attendono una serie di cambiamenti politici sotto la nuova amministrazione Trump.
Alle 12,15 italiane il Dow E-minis avanza dello 0,35%, l'S&P 500 E-minis dello 0,35% e il Nasdaq 100 E-minis dello 0,42%.
I risultati migliori del previsto delle principali banche e i segnali di raffreddamento dell'inflazione di fondo hanno spinto Wall Street al rischio questa settimana, portando il benchmark S&P 500 e il blue-chip Dow a registrare i più forti rialzi settimanali dalla settimana delle elezioni statunitensi.
L'indice bancario S&P 500 e le banche regionali registrano la performance migliore tra gli indici principali questa settimana, avanzando rispettivamente del 5,8% e del 6,4% circa.
Prima dell'apertura dei mercati sono previsti i risultati trimestrali di Truist Financial, Slb, Fastneal e State Street.
Secondo i dati compilati da Lseg, l'82,1% delle 28 società dell'S&P 500 che hanno comunicato i risultati del quarto trimestre a partire da mercoledì ha superato le stime.
Ha aiutato anche il calo dei rendimenti di titoli a più lunga scadenza, che all'inizio della settimana avevano toccato i massimi di oltre 10 mesi. Il rendimento del titolo decennale di riferimento è ora al minimo di una settimana, al 4,6%. [US/]
Il presidente eletto Donald Trump si insedierà alla Casa Bianca lunedì e gli investitori saranno in attesa di conoscere i suoi piani in materia di tagli alle tasse, dazi, normative e immigrazione durante il suo discorso di insediamento, che secondo gli analisti potrebbe rilanciare l'economia.
L'S&P 500 ha guadagnato quasi il 3% dal giorno delle elezioni.
Tuttavia, prevalgono i timori che i suoi piani su dazi e immigrazione possano scatenare una guerra commerciale e nuove pressioni sui prezzi in un momento in cui l'economia è già forte, inducendo la Federal Reserve a rinviare un ulteriore allentamento di politica monetaria.
Secondo i dati compilati da Lseg i trader si aspettano che la banca centrale lasci i tassi di interesse fermi nella riunione di questo mese e che il primo taglio avvenga a giugno. All'inizio della settimana avevano escluso qualsiasi taglio dei tassi per il 2025.
Prima dell'apertura dei mercati, gli investitori valuteranno i dati relativi ai permessi di costruzione, all'avvio di abitazioni e alla produzione industriale per il mese di dicembre, che potrebbero aiutare a valutare lo stato di salute della prima economia del mondo.
Gli occhi sono puntati anche sugli sviluppi dell'accordo per il cessate il fuoco nel conflitto mediorientale, con il governo israeliano che dovrà dare l'approvazione finale, dopo aver temuto che l'accordo potesse essere posticipato.
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(Tradotto da Laura Contemori, editing Stefano Bernabei)