(Reuters) - I futures sugli indici azionari statunitensi sono in calo, mentre il rialzo dei rendimenti dei Treasury pesa sui titoli sensibili ai tassi, in attesa di importanti dati sull'inflazione che offriranno ulteriori segnali sul ritmo con cui la Federal Reserve ridurrà i tassi di interesse.
Ieri tutti e tre i principali indici di Wall Street hanno chiuso in ribasso, con il forte rally guidato dalle elezioni Usa che ha perso un po' di slancio, mentre il rendimento del Treasury decennale di riferimento si è attestato sopra il livello del 4,4% sulle aspettative che le politiche del presidente eletto Donald Trump possano far aumentare l'inflazione.
Gli investitori vedono una probabilità di circa il 66% di un taglio dei tassi da 25 punti base alla riunione della Fed di dicembre, secondo il FedWatch del Cme, per cui i dati dell'indice dei prezzi al consumo di ottobre saranno monitorati attentamente per verificare se le pressioni inflazionistiche si stanno attenuando.
Gli economisti intervistati da Reuters prevedono un aumento dell'inflazione core dello 0,3% e una crescita del dato principale dello 0,2% su base mensile. I dati sul Pci sono previsti per le 14,30 italiane.
Intorno alle 13,00, i futures sul Dow sono in calo di 139 punti, pari allo 0,32%, i futures sull'S&P 500 sono a -15 punti, pari allo 0,25%, e i futures sul Nasdaq 100 perdono 58,75 punti, pari allo 0,28%.
Nel pre-market, la maggior parte dei titoli megacap sensibili ai tassi scambia in rosso, con Meta Platforms e Microsoft (NASDAQ:MSFT) che cedono entrambi lo 0,4%.
In controtendenza, l'azienda di veicoli elettrici Tesla (NASDAQ:TSLA) guadagna il 2,6% dopo aver chiuso ieri in ribasso del 6,2%.
Anche i futures sulle società a piccola capitalizzazione, sensibili ai tassi, scendono dell'1,8%.
Nonostante i ribassi di ieri, nei giorni scorsi Wall Street è stata decisamente ottimista, prevedendo che l'atteggiamento pro-business di Trump e i possibili tagli alle tasse favoriranno la crescita delle imprese, anche se permangono alcuni timori sull'aumento dei dazi e sull'inflazione.
Dalla chiusura del 5 novembre l'S&P 500 ha guadagnato circa il 3,5% e si avvia a un rialzo di oltre il 25% su base annua.
Secondo un sondaggio mensile condotto da Bank of America (NYSE:BAC) sui fund manager, gli investitori a livello globale vedono ora una crescita maggiore rispetto a quanto facessero in passato, nonché un'inflazione più elevata, sulla scia dei risultati delle elezioni statunitensi.
Il titolo di Spirit Airlines crolla del 66,8% dopo indiscrezioni secondo cui il vettore statunitense si sta preparando a presentare istanza di fallimento, mentre la società ha detto di essere in trattativa con i creditori.
Il produttore di veicoli elettrici Rivian sale del 9,5% dopo che ieri Volkswagen (ETR:VOWG) ha aumentato del 16% l'investimento nella società, portandolo a 5,8 miliardi di dollari.
Amgen è in rialzo dell'1,8% dopo che la società ha detto che non vi è alcun legame tra il suo farmaco sperimentale per la perdita di peso e i cambiamenti nella densità minerale ossea, a seguito dei dati di uno studio in fase iniziale che nella seduta di ieri avevano penalizzato il titolo.
Nel corso della giornata sono previsti gli interventi dei funzionari della Fed Lorie Logan, Alberto Musalem e Jeffrey Schmid.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)