(Reuters) - I principali indici di Wall Street sono in rialzo dopo che i prezzi al consumo statunitensi sono aumentati in linea con le aspettative, rafforzando le scommesse di un aumento dei tassi di interesse più contenuto da parte della Federal Reserve nella sua prossima riunione.
Intorno alle ore 15,20 italiane, il Dow Jones guadagna 398,56 punti, pari all'1,25%, a 32.211,49, lo S&P 500 scambia in rialzo di 69,82 punti, pari all'1,81%, a 3.926,16, e il Nasdaq avanza di 202,57 punti, o dell'1,79%, a 11.387,22.
L'indice dei prezzi al consumo (Cpi) Usa pubblicato dal dipartimento del Lavoro ha registrato un aumento dello 0,4% a febbraio rispetto allo 0,5% del mese precedente. Su base annua è salito del 6,0%, dal 6,4% di gennaio.
L'azionario Usa è stato colpiti negli ultimi giorni dal crollo di Svb Financial Group e di Signature Bank e dai timori di rischi per altre banche derivanti da forti aumenti dei tassi di interesse da parte della Fed.
I titoli delle banche regionali sono rimbalzati dopo aver subito perdite a due cifre negli ultimi giorni, con l'indice KBW Regional Banking in rialzo del 7,7%.
First Republic Bank balza del 52,7% prima della sospensione del titolo per volatilità. Anche le azioni di Western Alliance Bancorp sono state sospese al rialzo.
L'indice bancario S&P 500 guadagna il 3,9% dopo aver registrato nella seduta precedente il maggior calo percentuale giornaliero dal giugno 2020.
Meta Platforms scambia in rialzo del 4,7% dopo aver annunciato 10.000 tagli ai posti di lavoro in un nuovo round di licenziamenti di massa.
Sugli scudi a inizio seduta anche altri grandi titoli tech e growth come Apple (NASDAQ:AAPL), Alphabet (NASDAQ:GOOGL) e Tesla (NASDAQ:TSLA), in rialzo tra l'1% e il 4%.
I titoli di ride-hailing Uber Technologies (NYSE:UBER) e Lyft (NASDAQ:LYFT) balzano rispettivamente del 6% e del 6,2%, dopo che un tribunale dello Stato della California ha riattivato una misura che consente ai servizi di trasporto privato attraverso le app di trattare gli autisti alla stregua di lavoratori indipendenti anziché come dipendenti.
United Airlines Holdings cede il 6,1% dopo aver previsto ieri una perdita inattesa per il trimestre in corso.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Andrea Mandalà)