24 settembre (Reuters) - Gli attacchi aerei statunitensi sulla Siria deprimono le borse asiatiche lasciando presagire una nuova seduta col segno meno anche in Europa, mentre il dollaro è sotto scacco dopo il calo dei rendimenti dei titoli di stato Usa per i timori geopolitici.
Bene i mercati cinesi grazie alle società del settore militare e ferroviario, mentre Giappone e Australia hanno segno meno.
L'indice Msci dell'area Asia-Pacifico (MIAPJ0000PUS), che non comprende Tokyo, dopo aver toccato il minimo da quattro mesi sulla scia negativa di Wall Street, è sostanzialmente piatto alle 8,30 grazie ai guadagni dei mercati cinesi.
HONG KONG, che nel mese di settembre ha messo a segno solo quattro sedute positive, guadagna mezzo punto anche sulle ultime dichiarazioni di un esponente della Fed, secondo cui c'è spazio per stimolare l'economia Usa dal momento che l'inflazione è una minaccia contenuta.
Bene SHANGHAI, che guadagna oltre l'1% a 2.340 punti.
Entrambe gli indici cinesi CSI300 (CSI300) e Shanghai Composite (SSEC) hanno recuperato dopo un avvio di seduta in calo a causa dell'avvio simultaneo del periodo di offerta di otto società candidate alla quotazione in borsa.
Chiusura con segno meno per SIDNEY che lascia sul terreno lo 0,7% sulla scia del calo di Wall Street per gli attacchi in Siria contro l'Isis.
Chiusura leggermente positiva per TAIWAN a +0,15%. Segno più anche per SEUL, che inverte il trend dopo una apertura ai minimi da due mesi per le preoccupazioni sul rallentamento dell'economia europea e le tensioni in Medio Oriente.