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Borse Asia-Pacifico, indici negativi su greggio, timori Grecia

Pubblicato 06.01.2015, 08:56
Aggiornato 06.01.2015, 09:01
© Reuters. An investor looks at a computer screen showing stock information at a brokerage house in Shanghai
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(Reuters) - L'azionario Asia-Pacifico è in deciso calo oggi, con gli investitori spinti a rinunciare agli asset più rischiosi dall'ennesimo calo dei prezzi del greggio e dall'incertezza politica in Grecia, mentre l'euro è vicino ai minimi da nove anni.

Intorno alle 8,30 italiane l'indice Msci dell'area Asia-Pacifico, che non comprende Tokyo, perde l'1,37% circa a 459,07 punti. L'indice giapponese Nikkei ha chiuso a -3%, il calo maggiore da quasi 10 mesi.

Sono attese poco variate in apertura le borse europee, in una giornata festiva per molti Paesi.

"La caduta dei prezzi del greggio sta andando oltre le aspettative di molti. Questo peserà sui guadagni delle società Usa del settore energetico", ha commentato Hirokazu Kabeya, senior strategist di Daiwa Securities.

Il prezzo del greggio Usa ieri è crollato sotto i 50 dollari al barile, mentre il benchmark Brent è sceso sotto quota 53 dollari, sulla scia di dati che hanno mostrato come la produzione petrolifera russa sia ai livelli più alti dell'era post sovietica e l'export iracheno sia vicino ai massimi da 35 anni.

Intanto cresce il timore che Atene possa uscire dall'eurozona se le elezioni del prossimo 25 gennaio saranno vinte dal partito di sinistra Syriza, com'è nelle previsioni.

SHANGHAI ha chiuso piatta erodendo i guadagni realizzati nella prima parte della seduta, dopo aver toccato ieri il livello più alto da fine 2009.

In territorio negativo HONG KONG, sulla scia delle perdite registrate dai mercati Usa. Prada segna -1,8%.

SEUL ha chiuso a -1,7%, il calo maggiore dell'ultimo anno, dopo aver toccato nel corso della seduta il livello più basso dal 28 agosto 2013. A guidare le perdite i settori legati alle materie prime come la cantieristica navale e l'energia: Daewoo Shipbuilding & Marine Engineering ha perso il 6,9%, Lotte Chemical il 6,1%.

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TAIWAN ha lasciato sul terreno nella seduta odierna il 2,4%, con il subindice dell'elettronica in calo del 2,7%. Il crollo dei prezzi del greggio ha invece determinato acquisti nel settore trasporti, con il subindice che ha registrato un calo molto più contenuto chiudendo a -0,44%.

SYDNEY ha chiuso a -1,6%, in scia a Wall Street. Nemmeno il dato sulla bilancia commerciale australiana, che ha mostrato un deficit sotto le attese, è bastato a frenare il sell-off di titoli dopo che il prezzo del greggio ha toccato il livello minimo da cinque anni e mezzo.

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