Di Ambar Warrick
Investing.com - Listini asiatici in calo questo martedì, mentre il recente rally alimentato dall’ottimismo per la riapertura cinese si è affievolito e gli investitori sono diventati cauti in attesa di ulteriori indicazioni sulla politica monetaria statunitense da parte del presidente della Federal Reserve Jerome Powell.
Gli indici cinesi Shanghai Shenzhen CSI 300 e Shanghai Composite sono scesi rispettivamente dello 0,1% e dello 0,2%, mentre l’indice di Hong Kong Hang Seng è sceso dello 0,2% dai massimi di oltre sei mesi. Le perdite nei tre indici sono state limitate dal fatto che i titoli tecnologici più importanti hanno guadagnato grazie alle notizie secondo cui Pechino avrebbe cessato la sua crociata normativa contro le maggiori aziende internet del Paese.
Ma gli investitori sono diventati cauti sulla ripresa economica a breve termine in Cina, mentre il Paese si trova ad affrontare la peggiore epidemia di COVID-19 dopo aver allentato la maggior parte delle misure anti-COVID.
Il sentimento generale sui mercati asiatici è diventato cauto in vista del discorso di Powell, con l’attenzione rivolta a eventuali cambiamenti nella tono della presidenza della Fed, soprattutto perché i recenti dati economici hanno indicato un raffreddamento delle aspettative di inflazione. Questa settimana l’attenzione è rivolta anche ai dati sull’inflazione al consumo statunitense di dicembre, che dovrebbe mostrare un ulteriore allentamento della pressione sui prezzi.
Nella notte, i commenti di alcuni funzionari della Fed hanno rafforzato l’idea che la banca centrale manterrà i tassi più alti più a lungo, intaccando anche il sentimento regionale. Ma si prevede che i tassi aumenteranno a un ritmo più lento nei prossimi mesi, il che probabilmente darà un po’ di sollievo ai mercati asiatici dopo che l’aumento dei tassi di interesse ha colpito i titoli regionali nel 2022.
L’indice giapponese Nikkei 225 è stato una delle poche eccezioni di martedì, salendo dello 0,7% negli scambi di recupero dopo un lungo fine settimana. Ma il dato più alto del previsto sull’inflazione di Tokyo per il mese di dicembre ha fatto presagire ulteriori sofferenze economiche per il Paese, alle prese con l’aumento della pressione sui prezzi e l’indebolimento dello yen.
I titoli di Singapore sono stati sostenuti da un balzo di quasi il 6% delle azioni del gigante del commercio di materie prime Olam Group Limited (SGX:OLAG). Il titolo ha toccato un massimo di oltre cinque mesi dopo che Olam ha dichiarato di voler quotare le sue attività agricole in Arabia Saudita entro giugno 2023.