Di Ambar Warrick
Investing.com – Listini asiatici in salita questo venerdì, verso una chiusura positiva del trimestre tra l’attenuarsi dei timori di una crisi bancaria, con i titoli di Hong Kong in testa ai guadagni grazie alla notizia che l’azienda di e-commerce JD.com intende seguire la rivale Alibaba nella scissione delle sue attività.
L’indice Hang Seng ha fatto un balzo dell’1%, con le azioni di JD.com (HK:9618) (NASDAQ:JD) in rialzo di quasi il 7% dopo che i media hanno riferito che l’azienda intende scorporare le sue unità immobiliari e industriali alla borsa di Hong Kong, valutandole un miliardo di dollari ciascuna.
La notizia arriva dopo che anche la rivale di JD, Alibaba Group Holding Ltd (HK:9988) (NYSE:BABA), ha annunciato all’inizio della settimana una scissione a sei, accolta con favore dagli investitori nella speranza che l’atteggiamento normativo della Cina nei confronti dei suoi giganti tecnologici migliori dopo un giro di vite durato tre anni.
I titoli tecnologici hanno dato il maggior impulso all’Hang Seng venerdì, con Alibaba in rialzo del 3,5%. L’indice si è così avviato verso un guadagno settimanale di quasi il 3%. Il benchmark di Hong Kong ha inoltre guadagnato oltre il 3% nel primo trimestre del 2023.
Tuttavia, venerdì i titoli cinesi sono rimasti indietro rispetto ai loro omologhi regionali, con gli indici Shanghai Shenzhen CSI 300 e Shanghai Composite in rialzo di circa lo 0,2% ciascuno.
I dati dell’indice dei responsabili degli acquisti (PMI) hanno mostrato che mentre l’attività del settore dei servizi è cresciuto al ritmo più veloce in 12 anni a marzo, l’attività manifatturiera ha rallentato rispetto al mese precedente, indicando una ripresa non uniforme nella più grande economia asiatica.
Il settore manifatturiero, che funge da indicatore per l’economia cinese, si trova ad affrontare i crescenti venti contrari derivanti dalla lentezza della domanda estera. Ciò potrebbe ritardare una maggiore ripresa dell’economia cinese quest’anno, nonostante l’abolizione delle restrizioni anti-COVID.
Tuttavia, venerdì i mercati azionari esposti alla Cina sono avanzati. L’indice sudcoreano KOSPI ha guadagnato l’1%, mentre l’indice australiano ASX 200 ha fatto un balzo dello 0,8% ed era destinato ad aumentare di oltre il 3% questa settimana.
L’indice giapponese Nikkei 225 ha registrato un’impennata dello 0,9% dopo che i dati sull’inflazione a Tokyo hanno mostrato un calo della crescita a marzo, anche se a un ritmo più lento del previsto. Altri dati hanno mostrato che la produzione industriale giapponese ha registrato un forte rimbalzo a febbraio dopo il forte calo di gennaio.
I titoli asiatici si avviano a chiudere una performance trimestrale forte grazie all’attenuarsi dei timori di una crisi bancaria. L’attenzione è ora rivolta all’indice della spesa per consumi personali, l’indicatore dell’inflazione preferito dalla Federal Reserve.