Di Gina Lee
Investing.com – Andamento contrastato per i mercati dell’area Asia-Pacifico questo mercoledì, mentre gli investitori continuano a soppesare i rischi di un’inflazione elevata.
In Cina lo Shanghai Composite è in calo dello 0,31% alle 4:42 CEST mentre lo Shenzhen Component è in calo dell’1,33%. I dati commerciali cinesi relativi al mese di marzo sono attesi nel corso della giornata.
L’indice Hang Seng di Hong Kong è in calo dello 0,31%.
In Giappone l’indice Nikkei 225 è in salita dell’1,64, mentre in Corea del Sud il KOSPI è in salita dell’1,17%.
In Australia, l’ASX 200 è in salita dello 0,12%.
Gli investitori continuano ad assimilare i dati USA.
L’indice dei prezzi al consumo, o IPC, è salito all’8,5% nei 12 mesi terminati a marzo, superando le stime degli economisti di dell’8,4%, toccando il massimo dalla fine del 1981.
Sul fronte delle banche centrali, la Reserve Bank of New Zealand ha alzato i tassi all’1,5% quest’oggi. La Banca del Canada rilascerà la sua decisione nel corso della giornata, mentre la Banca Centrale Europea e la Banca della Corea seguiranno giovedì.
Un rally del petrolio, mentre il presidente russo Vladimir Putin ha confermato di continuare l’invasione dell’Ucraina e la Cina ha parzialmente allentato i blocchi COVID-19, ha anche evidenziato le preoccupazioni per l’inflazione.
Putin ha detto che i colloqui di pace con l’Ucraina sono “su un binario morto” e ha confermato che continuerà l’invasione dell’Ucraina iniziata il 24 febbraio. La sua controparte ucraina, Volodymyr Zelenskiy, ha fatto di nuovo appello a ulteriori sanzioni dell’Unione europea contro la Russia.
Sul fronte dei dati, gli USA rilasceranno i dati sulle vendite al dettaglio e l’indice sulla fiducia dei consumatori dell’Università of Michigan nella giornata di giovedì.