(Reuters) - L'azionario europeo perde oltre l'1%, in linea con il sell-off sui mercati asiatici, a causa dell'intensificarsi della crisi energetica nella regione e dell'impennata dei rendimenti dei titoli di stato in tutto il mondo, che hanno alimentato i timori per una recessione.
Alle 10,20 l'indice continentale STOXX 600 perde l'1,33%, ai minimi da fine dicembre 2020 ed estendendo i ribassi alla quinta seduta consecutiva.
L'indice tedesco DAX cede l'1,49%, sulla scia dei ribassi di Wall Street nella notte europea. [.N]
Si intensificano intanto le tensioni geopolitiche tra l'occidente e la Russia, dopo quelli che Germania, Danimarca e Svezia hanno definito due attacchi ai gasdotti Nord Stream, di recente al centro di un braccio di ferro tra Mosca e gli Stati membri dell'Unione europea.
Secondo i media, l'Unione europea ha minacciato una "risposta forte e unita" agli attacchi ai gasdotti.
A riprova delle fosche prospettive economiche, un sondaggio ha previsto che il morale dei consumatori tedeschi toccherà un minimo storico ad ottobre, dato che gli alti tassi di inflazione e i costi dell'energia non accennano a diminuire.
Nel frattempo, i titoli tecnologici sono sotto pressione a causa dei rialzi dei rendimenti dei Treasury a 10 anni che hanno superato il 4%, il massimo degli ultimi 12 anni, tra i timori che la Federal Reserve possa essere costretta a portare i tassi oltre il 4,5% nella sua lotta contro l'inflazione.
L'indice londinese delle blue-chip FTSE 100 perde l'1,48% dopo che il Fondo monetario internazionale e l'agenzia di rating Moody's hanno criticato la nuova strategia economica della Gran Bretagna. (L)
Giornata nera per i titoli legati all'ittica come Mowi, Leroy Seafood e Salmar che perdono tra il 15% e il 20% dopo che il governo norvegese ha proposto una tassa sulle risorse per l'allevamento di salmoni e trote del 40% a partire dall'anno fiscale 2023.
(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Stefano Bernabei)