(Reuters) - Le borse europee sono in ribasso dai massimi di tre mesi, appesantite dalle perdite dei titoli del settore energetico e minerario, mentre le diffuse e inconsuete proteste in Cina scatenate dalle rigide misure imposte contro il Covid-19 hanno provocato un'ondata di vendite nei mercati globali.
Intorno alle 10,10 lo STOXX 600 perde lo 0,56%, in scia al forte calo dei titoli asiatici.
La Cina ha registrato un record di infezioni da Covid-19, dopo un fine settimana di proteste, sollevando preoccupazioni sulla gestione della politica zero-Covid del Paese e sul suo impatto sulla seconda economia mondiale.
I titoli petroliferi europei cedono l'1,99%, mentre i prezzi del greggio sono in ribasso di quasi il 3% a causa delle preoccupazioni sulle prospettive del primo importatore di greggio al mondo, mentre i minerari scendono dell'1,27% in conseguenza del calo dei prezzi dei metalli.
Le azioni di CREDIT SUISSE scivolano del 4% a un minimo storico. In un'intervista rilasciata domenica a un quotidiano locale, il responsabile della divisione svizzera ha detto che "alcuni clienti hanno ritirato parte del loro denaro, ma pochissimi hanno effettivamente chiuso i propri conti".
BRENNTAG crolla del 9,7% dopo che il distributore tedesco di prodotti chimici ha detto di aver avuto discussioni preliminari per una potenziale acquisizione con la rivale statunitense UNIVAR SOLUTIONS.
Le azioni di ADLER sono in rialzo del 61,39% dopo che il gruppo immobiliare tedesco ha raggiunto un accordo con gli obbligazionisti sul debito da 971 milioni di dollari.
(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Claudia Cristoferi)