(Reuters) - Le borse europee scivolano dopo aver toccato un massimo di oltre due settimane durante la seduta, zavorrate dai settori minerario ed energetico, mentre gli investitori monitorano le trimestrali e la decisione della Bce sui tassi prevista per giovedì.
L'indice paneuropeo STOXX 600 perde lo 0,2% alle ore 11,15 italiane. Male il settore energetico, in ribasso del 3% a causa del calo dei prezzi del petrolio, in seguito a indiscrezioni stampa secondo cui Israele non colpirà gli impianti petroliferi iraniani, attenuando i timori di interruzione della fornitura.
Il settore delle materie prime cede oltre il 2% ai livelli più bassi di tre settimane a causa della debolezza dei prezzi del rame.
L'indice di riferimento tedesco tocca un massimo storico, facendo meglio della maggior parte delle borse regionali, con il settore tlc e dei viaggi sugli scudi.
L'attenzione degli investitori si sposta sul verdetto di politica monetaria della Banca centrale europea questo giovedì, in cui si prevede un nuovo taglio dei tassi di 25 punti base.
Ericsson comunica utili e vendite nel terzo trimestre al di sopra delle aspettative, grazie alla ripresa della domanda di apparecchiature 5G in Nord America, spingendo il titolo della società svedese in rialzo del 7,5%.
TotalEnergies cede il 4,1% dopo aver comunicato che i risultati del terzo trimestre nel settore downstream sono previsti in forte calo a causa dei minori margini di raffinazione in Europa e altrove.
Deutsche Bank (ETR:DBKGn) perde il 2,4% dopo che la vendita di circa 16 milioni di azioni è stata prezzata a 16,01 euro l'una, in base a quanto comunicato dal bookrunner dell'operazione.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Francesca Piscioneri)