Di Peter Nurse
Investing.com - Mercati europei in ribasso questo venerdì, appesantiti dalla recente svolta interventista della Federal Reserve ed i timori per le intenzioni della Russia riguardo all’Ucraina pesano. Al momento, l’indice DAX in Germania scende dello 0,2%, il francese CAC 40 va giù dello 0,6% e l’indice britannico FTSE segna -0,6%, mentre il Mib perde l'1,6%.
Sui mercati azionari internazionali questa settimana hanno pesato i segnali che la Federal Reserve USA probabilmente alzerà i tassi ben cinque volte quest’anno, a partire da marzo. Restano, inoltre, i timori per i piani della Russia riguardo all’Ucraina, dopo che ieri Mosca ha dichiarato che "è chiaro gli Stati Uniti non vogliono affrontare il maggiore problema", ossia la possibilità che l’Ucraina si unisca alla NATO.
Tra i titoli europei, UniCredit (MI:CRDI) sale dello 0,6%: la banca italiana si unisce all’ondata di buone notizie sul settore, riportando ricavi e profitti sull’intero anno fiscale migliori del previsto. Gae Aulenti ha confermato che pagherà il primo dividendo dall’inizio della pandemia, ma che sta ancora aspettando l’approvazione della BCE per i riacquisti che ha in programma. Dovrebbe avvenire a febbraio.
Il titolo H&M (ST:HMb) segna un’impennata del 5% dopo che il secondo maggiore distributore di abbigliamento al mondo ha riportato un aumento dei profitti più alto del previsto per il periodo settembre-novembre, grazie alle vendite in ripresa, ed ha dichiarato che le vendite dovrebbero raddoppiare entro il 2030.
Il titolo LVMH (PA:LVMH) è schizzato del 3%: il colosso del lusso francese ha registrato un quarto trimestre straordinario, con la domanda per i suoi prodotti di alta qualità che è schizzata. Le vendite hanno superato i livelli del 2019 ed i profitti sono rimbalzati del 50% dall’anno prima.
Invece, Givaudan (SIX:GIVN) crolla del 4,4% dopo che il produttore di fragranze e profumi ha registrato un aumento più debole del previsto dei profitti netti e dei dividendi nel 2021, mentre STMicroelectronics (PA:STM) segna -1,4% in scia alla previsione, da parte dell’azienda di semiconduttori, che la carenza di chip durerà per tutto il 2023.
La raffica di dati economici ha offerto delle buone notizie, con il PIL francese e spagnolo cresciuto più rapidamente del previsto nel quarto trimestre. L’economia francese è cresciuta dello 0,7%, e del 7% nell’intero 2021, il tasso più forte dal 1969. Questo dovrebbe compensare il previsto calo del PIL tedesco nel trimestre, che dovrebbe essere confermato nel corso della giornata.
I prezzi del petrolio salgono questo venerdì, avviandosi al sesto rialzo settimanale consecutivo, con il mercato preoccupato per i livelli delle scorte in vista dell’ultimo vertice dei maggiori produttori.
L’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio ed i suoi alleati con a capo la Russia, gruppo noto come OPEC+, dovrebbero attenersi al piano di aumentare la produzione in modo cauto a marzo, in occasione della riunione della prossima settimana.
Alle 3:40 ET, i future del greggio USA salgono dello 0,4% a 86,92 dollari al barile, dopo aver toccato il massimo di sette anni di 88,54 dollari ieri, mentre il contratto del Brent va su dello 0,3% ad 88,39 dollari, poco meno del picco della seduta precedente, il massimo dall’ottobre 2014.
Intanto, i future dell’oro scendono dello 0,1% a 1.791,50 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta ad 1,1124, giù dello 0,2%.