Investing.com - Negativi i tabelloni dei titoli azionari europei questo venerdì, gli investitori restano cauti in attesa del secondo turno delle elezioni presidenziali francesi in agenda domenica.
Negli scambi della mattinata europea, l’indice EURO STOXX 50 scende dello 0,32%, il francese CAC 40 è in calo dello 0,27% ed il tedesco DAX 30 va giù dello 0,33%.
I sondaggi mostrano che Emmanuel Macron ha vinto il dibattito televisivo contro Marine Le Pen mercoledì, facendo salire le probabilità di una vittoria di Macron al voto di domenica.
Gli investitori stanno inoltre assimilando la decisione della Federal Reserve di lasciare i tassi di interesse invariati mercoledì, come previsto; la banca ha fornito una valutazione positiva dell’economia statunitense, suggerendo di essere ancora intenzionata ad alzare i tassi due volte quest’anno.
I titoli del settore finanziario sono al ribasso, con le francesi BNP Paribas (PA:BNPP) e Societe Generale (PA:SOGN) giù dello 0,53% e dello 0,58%, mentre le tedesche Commerzbank (DE:CBKG) e Deutsche Bank (DE:DBKGn) sono in calo rispettivamente dello 0,15% e dello 0,64%.
Tra le banche periferiche, in Italia Unicredit (MI:CRDI) scende dello 0,31%, mentre le spagnole BBVA (MC:BBVA) e Banco Santander (MC:SAN) vanno giù rispettivamente dello 0,21% e dello 0,23%.
Negativi anche i titoli energetici per via del calo del prezzo del greggio. Il titolo del colosso francese del petrolio e del gas Total SA (PA:TOTF) scende dello 0,67% mentre l’italiana ENI (MI:ENI) segna -0,91%.
Volkswagen (DE:VOWG_p) scende dello 0,61% anche se la casa automobilistica tedesca ha ripreso le vendite di vetture diesel negli Stati Uniti in seguito allo scandalo sulle emissioni. Ad aprile, un giudice di Detroit ha deciso che il gruppo, che si è dichiarato colpevole, sarà controllato da un supervisore indipendente per tre anni.
A Londra, il FTSE 100 legato alle materie prime scende dello 0,25% per via delle perdite nel settore energetico.
Il colosso del petrolio e del gas BP (LON:BP) crolla dell’1,26%, mentre la rivale Royal Dutch Shell (LON:RDSa) scende dello 0,64%.
Intanto, i titoli minerari sono misti, con BHP Billiton (LON:BLT) e Rio Tinto (LON:RIO) in salita rispettivamente dello 0,22% e dello 0,50%, mentre Glencore (LON:GLEN) scende dello 0,59% ed Anglo American (LON:AAL) crolla dell’1,05%.
Anche nel settore finanziario i titoli sono misti. Royal Bank of Scotland (LON:RBS) sale dello 0,11% e Lloyds Banking (LON:LLOY) segna +0,23%, mentre HSBC Holdings (LON:HSBA) scende dello 0,23% e Barclays (LON:BARC) crolla dell’1,18%.
Intanto, Pearson (LON:PSON) Plc registra una delle migliori performance dell’indice schizzando alle stelle con +13,22% dopo che l’editore ha dichiarato che sta cercando di risparmiare altri 300 milioni di sterline entro la fine del 2019.
Il gruppo ha inoltre reso noto di aver iniziato “una revisione strategica” dell’attività di editoria scolastica statunitense per accelerare la transizione verso una maggiore digitalizzazione.
Negli Stati Uniti, i mercati azionari passano da stabili a negativi. I future Dow Jones Industrial Average scendono dello 0,11%, i future S&P 500 sono in calo dello 0,06%, mentre i future Nasdaq 100 segnano -0,07%.