Di Peter Nurse
Investing.com - I mercati azionari europei salgono questo martedì, grazie ai commenti rassicuranti di un funzionario della BCE, mentre gli investitori monitorano la guerra in Ucraina e gli sviluppi della politica monetaria statunitense.
Al momento, l’indice DAX in Germania è in rialzo dello 0,8%, il francese CAC 40 sale dello 0,6%, l’indice britannico FTSE 100 segna il +0,4% mentre a Milano il Mib è in positivo dell'1%.
Nell’ultimo mese, sull’azionario europeo hanno pesato le aspettative che la guerra in Ucraina, e la relativa impennata dei prezzi dell’energia, portino ad una crescita più lenta nella regione. Tuttavia, sebbene il conflitto rallenterà la crescita della zona euro, il blocco si espanderà lo stesso anche nel caso di un’escalation, ha affermato questo martedì il vice Presidente della Banca Centrale Europea Luis de Guindos.
Nel frattempo, gli investitori assimilano i commenti interventisti di ieri del Presidente della Federal Reserve Jerome Powell in scia all’aumento di 25 punti base dei tassi di interesse, probabile inizio di un sostenuto ciclo di inasprimento.
Tra le notizie sulle compagnie, Just Eat Takeaway (AS:TKWY) rimbalza del 2% dopo aver siglato una “collaborazione strategica globale a lungo termine” con il colosso USA dei fast food McDonald’s (NYSE:MCD).
Fortum (HE:FORTUM) sale dello 0,4%: la società finlandese ha deciso di vendere la sua partecipazione del 50% in Fortum Oslo Varme per 10 miliardi di corone norvegesi (1,14 miliardi di dollari). Nokian Renkaat (HE:TYRES) schizza del 2,5%, dopo che il produttore di pneumatici ha reso noto di aver deciso di continuare la produzione in Russia per assicurarsi di mantenere il controllo della fabbrica locale.
Tra le materie prime, i prezzi del petrolio seguono gli sviluppi dell’Unione Europea e le discussioni circa la possibilità di imitare gli Stati Uniti e sanzionare il petrolio russo. Contribuiscono ai timori sul mercato anche gli attacchi del fine settimana agli impianti petroliferi sauditi da parte dei ribelli Houthi.
Alle 5:05 ET, i future del greggio USA scendono dell’1,3% a 108,53 dollari al barile, mentre il contratto del Brent va giù dell’1,2% a 114,20 dollari. Entrambi i contratti si erano attestati in rialzo di oltre il 7% ieri.
Nel corso della giornata sono attesi i dati sulle scorte di greggio USA dell’American Petroleum Institute.
Intanto, i future dell’oro scendono dello 0,3% a 1.923,85dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 1,1010, giù dello 0,1%.