Investing.com - Poco mosse le principali piazze europee questo giovedì, mentre gli investitori si soffermano a valutare una serie di dati economici.
Poco dopo mezzogiorno, l’Euro Stoxx 50 sale dello 0,04%, il francese CAC 40 è in calo dello 0,14%, il tedesco DAX 30 cede lo 0,19%.
I verbali del vertice della Fed del 13-14 dicembre hanno mostrato che è stata "enfatizzata l’incertezza" sulla direzione politica dell’amministrazione del Presidente Donald Trump.
I verbali hanno mostrato che secondo i policymaker i tagli alle tasse e l’aumento della spesa pubblica promessi da Trump potrebbero sostenere l’inflazione e portare ad un aumento più veloce dei tassi di interesse nel corso dell’anno.
In Cina l’indice PMI Caixin relativo al settore dei servizi mostra che il settore segna la migliore performance dal luglio 2015.
Nel Regno Unito l’indice dei direttori acquisti (PMI) di Markit/CIPS sul settore dei servizi è inaspettatamente salito a 56,2 il mese scorso da 55,2 di novembre. Gli analisti avevano previsto un calo a 54,7.
Positivo anche l’indice PMI sulle vendite al dettaglio nella zona euro.
Persimmon (LON:PSN) schizza del 6% dopo aver riportato un aumento dell’8% negli utili.
Occhi puntati anche sui gruppi assicurativi europei, dopo che JP Morgan ha dichiarato che il potenziale del settore è sottovalutato ed ha indicato Ageas (BR:AGES), Allianz (DE:ALVG), Swiss Re AG (SIX:SRENH), Aviva (LON:AV) e St. James’s Place PLC (LON:SJP) come sue favorite in Europa.
Deutsche Bank (DE:DBKGn) ha raggiunto un accordo per un risarcimento da 95 milioni di dollari per le accuse di evasione fiscale negli USA, mentre una Corte statunitense ha disposto che la Volkswagen (DE:VOWG_p) dovrà affrontare un processo per lo scandalo delle emissioni.
Intanto, il prezzo del greggio resta perlopiù stabile, in attesa dei dati EIA sulle scorte USA.
Alla chiusura dei mercati ieri, l’American Petroleum Institute ha dichiarato che le scorte di greggio statunitensi sono scese di 7,4 milioni di barili nella settimana terminata il 30 dicembre, cogliendo di sorpresa gli analisti che avevano previsto un calo di 1,7 milioni di barili.
Il report viene pubblicato con un giorno di ritardo per via delle festività di fine anno.
Misti i titoli del settore energetico, con il colosso francese del petrolio e del gas Total SA (PA:TOTF) giù dello 0,91%, l’italiana ENI (MI:ENI) che scende dello 0,45% mentre la norvegese Statoil (OL:STL) segna un rialzo dello 0,63%.
Misti anche i titoli finanziari, in Francia BNP Paribas (PA:BNPP) e Societe Generale (PA:SOGN) scendono rispettivamente dello 0,03% e dell’1,73%, mentre in Germania Commerzbank (DE:CBKG) e Deutsche Bank salgono rispettivamente dell’1,53% e dell’1,47%.
Tra le banche periferiche, in Italia Intesa Sanpaolo (MI:ISP) sale dell’1,26%, mentre Unicredit (MI:CRDI) segna +1,43%; in Spagna BBVA (MC:BBVA) sale dello 0,28% e Banco Santander (MC:SAN) segna +0,82%.
A Londra, il FTSE 100, legato alle materie prime, cede lo 0,10%.
Glencore (LON:GLEN) segna un rialzo dell’1,33% ed Anglo American (LON:AAL) sale dello 0,84%, mentre BHP Billiton (LON:BLT) segna +0,30%. Al ribasso invece e Rio Tinto (LON:RIO) che segna un calo dello 0,88%.
Misti gli energetici, con BP (LON:BP) in calo dell’1,02% e la rivale Royal Dutch Shell (LON:RDSa) che segna -0,77%.
Misti anche i titoli finanziari, con HSBC Holdings (LON:HSBA) in calo dello 0,11% e Royal Bank of Scotland (LON:RBS) che scende dello 0,13%, mentre Barclays (LON:BARC) sale dello 0,45% e Lloyds Banking (LON:LLOY) cede lo 0,11%
Negli Stati Uniti i mercati prevedono un’apertura positiva. I future Dow Jones Industrial Average scendono dello 0,05%, i future S&P 500 segnano -0,13%, mentre i future Nasdaq 100 sono in calo dello 0,17%.