Di Peter Nurse
Investing.com - I mercati azionari europei sono in salita questo venerdì, recuperando terreno alla fine di una settimana difficile mentre gli investitori continuano a valutare la persistente inflazione, l’aggressivo inasprimento monetario ed il relativo impatto sulla crescita economica globale.
Alle 10:20 CEST, l’indice DAX in Germania sale dell’1,2%, il francese CAC 40 va su dell’1,3% e l’indice britannico FTSE 100 è in salita dell’1,3%.
I titoli azionari europei sono positivi: gli investitori vanno in cerca di affari con le azioni scese per i timori per l’impennata dell’inflazione e l’inasprimento della politica monetaria, che potrebbero pesare fortemente sulla crescita nella regione, soprattutto dato l’impatto della guerra in Ucraina.
Detto questo, i principali indici europei sono ancora destinati alla quinta settimana negativa di fila, il periodo più lungo da febbraio.
Gli investitori monitorano le conseguenze economiche dell’invasione russa dell’Ucraina, mentre le forze armate russe continuano ad attaccare l’impianto Azovstal a Mariupol con artiglieria ed attacchi aerei.
I Ministri degli Esteri del G7 si incontreranno nel weekend con i funzionari NATO per discutere della potenziale richiesta da parte di Finlandia e Svezia di entrare nell’alleanza.
Mosca ieri ha promesso ritorsioni contro la Finlandia se dovesse unirsi alla NATO.
Tra le notizie sulle società, Deutsche Telekom (ETR:DTEGn) sale dello 0,3% dopo aver riportato solidi dati trimestrali, alzando le prospettive sull’intero anno fiscale, grazie alla sua divisione statunitense, T-Mobile, ed alla crescita in Europa.
Norwegian Air Shuttle (OL:NAS), invece, scende dell’1% sulla scia della perdita nel primo trimestre, affermando che l’aumento del costo del carburante compenserà in parte gli effetti positivi dell’aumento delle prenotazioni per la stagione estiva.
I dati di aprile sull’inflazione in Francia e Spagna restano elevati, con il dato annuo in Francia salito al 4,8% dal 4,5% del mese prima, mentre la lettura annua spagnola è risultata dell’8,3%, poco meno dell’8,4% di marzo.
I dati sulla produzione industriale di marzo nella zona euro, attesi nel corso della seduta, dovrebbero dare segnali di rallentamento.
I prezzi del petrolio salgono questo venerdì, ma si avviano a registrare la prima perdita settimanale su tre: i timori per il calo della domanda globale sembrano eclissare la prospettiva che il divieto UE sul petrolio russo possa inasprire le scorte.
Alle 10:20 CEST, i future del greggio USA vanno su dello 0,6% a 106,78 dollari al barile, avviandosi a perdere il 2% questa settimana, mentre il Brent sale dello 0,7% a 108,22, con -3% questa settimana.
Intanto, i future dell’oro scendono dello 0,2% a 1.822,26 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 1,0408, su dello 0,3%.