Di Peter Nurse
Investing.com - I listini europei sono positivi questo lunedì, grazie al rimbalzo di Wall Street, ma gli investitori resteranno cauti tra la prevista riattivazione di un importante gasdotto e il vertice chiave della Banca Centrale Europea.
Alle 09:25 CEST, l’indice DAX in Germania sale dello 0,7%, il francese CAC 40 va su dello 0,7% e l’indice britannico FTSE 100 è in salita dell’1,1%.
Giovedì è in agenda il vertice della Banca Centrale Europea. La banca dovrebbe alzare i tassi per la prima volta in un decennio nel tentativo di far scendere l’inflazione (gli ultimi dati al riguardo sono attesi domani, con la lettura dell’indice IPC della zona euro di giugno).
Oltre alla decisione sui tassi di interesse ed alla conferenza stampa della Presidente Christine Lagarde, il vertice dovrebbe fare luce anche sui nuovi strumenti del blocco per impedire ai rendimenti dei bond degli stati di schizzare troppo.
Contribuiscono a creare tensioni in Europa i timori per l’eventualità o meno che la Russia riprenda i flussi di gas nel Nord Stream 1, mentre l’Italia è sull’orlo di una crisi politica, nel caso in cui il Primo Ministro Mario Draghi confermasse le dimissioni.
Tra le notizie sulle compagnie, Deliveroo (LON:ROO) segna -1,4% dopo aver tagliato le previsioni sul 2022, a causa di un brusco rallentamento della crescita dei volumi degli ordini nel secondo trimestre, ultima evidenza della stretta del costo della vita sulle spese dei consumatori.
Nordea (HE:NDAFI) balza del 2,2%: la banca finlandese ha riportato un aumento degli utili operativi del secondo trimestre, ben al di sopra delle attese dei mercati, grazie alla crescita degli interessi sui prestiti.
H&M (ST:HMb) scende dello 0,8% dopo aver deciso di chiudere le attività in Russia, unendosi alla crescente lista di società che stanno lasciando il paese.
I prezzi del petrolio salgono, tra le scorte globali che restano tese: il viaggio del Presidente USA Joe Biden in Arabia Saudita non ha portato ad alcuna promessa da parte del produttore OPEC circa un aumento delle scorte.
Alle 09:25 CEST, i future del greggio USA salgono del 2,5% a 96,90 dollari al barile, mentre il contratto del Brent va su del 2,6% a 103,74 dollari. I riferimenti la scorsa settimana hanno registrato i cali settimanali maggiori in circa un mese, nella paura di una recessione che peserà sulla domanda petrolifera.
Intanto, i future dell’oro sono in salita dello 0,8% a 1.716,25 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 1,0141, su dello 0,5%.