Di Peter Nurse
Investing.com - I mercati azionari europei sono in salita questo giovedì, recuperando le perdite della seduta precedente sull’atteggiamento aggressivo della Federal Reserve, ma i mercati britannici sono in controtendenza, con il colosso petrolifero Shell (LON:RDSa) che ha alzato il costo di svalutazione dei suoi asset russi.
Alle 09:50 CEST l’indice DAX in Germania sale dello 0,3%, il francese CAC 40 va su dello 0,4% e l’indice britannico FTSE 100 scende dello 0,4%.
Il colosso energetico Shell ha reso noto che ci sarà una svalutazione fino a 5 miliardi di dollari in seguito alla decisione di lasciare la Russia, molto più di quanto precedentemente annunciato.
Intanto, la produzione industriale tedesca è salita dello 0,2% a febbraio, meglio del previsto, ma comunque in netto calo rispetto al +2,7% del mese prima. I riflettori sono puntati sui dati sulle vendite al dettaglio della zona euro di febbraio.
Gli investitori continuano a seguire gli sviluppi della guerra in Ucraina, dopo che ieri gli Stati Uniti hanno annunciato nuove misure per punire Mosca, comprese sanzioni contro le due figlie del Presidente Vladimir Putin e la russa Sberbank, nonché vietando agli americani di investire in Russia.
Alle 09:50 CEST, i future del greggio USA salgono dello 0,4% a 96,58 dollari al barile, mentre il contratto del Brent va su dello 0,3% a 101,33 dollari. Entrambi i riferimenti si sono attestati in calo di oltre il 5% ieri, scendendo al minimo di tre settimane.
Intanto, i future dell’oro salgono dello 0,2% a 1.926,30 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 1,0897.