Per BlueBay non si tratta solo di determinare la linea di condotta per gli investimenti ESG nei portafogli high yield globali ma anche di impegnarsi con i singoli emittenti affinché siano eliminate le criticità
Nell’articolo “Ecco i punti di forza del team di gestione high yield di BlueBay” Justin Jewell e Andrzej Skiba, gestori dei fondi BlueBay Global High Yield Bond e BlueBay Global High Yield ESG Bond, hanno illustrato quale sia il quadro generale dei mercati finanziari e le dinamiche chiave post-pandemia, le differenze settoriali e le caratteristiche di questo nuovo contesto di mercato che contribuiscono a rafforzare i punti di forza di BlueBay nell’high yield. In questa intervista, i due esperti raccontano come e quanto sia importante integrare, nel processo di investimento, i criteri ESG (ambientali, sociali e di governance aziendale).
QUALI SONO LE DIFFERENZE TRA L’APPROCCIO DEL FONDO BLUEBAY GLOBAL HIGH YIELD BOND E QUELLO DEL FONDO BLUEBAY GLOBAL HIGH YIELD ESG BOND?
Justin: Una differenza riguarda la storia della strategia, che abbiamo lanciato in collaborazione con un consulente e un investitore nella regione nordica europea. I nostri investitori desideravano un livello più elevato di criteri ESG nel processo di investimento. Al fine di garantire il rispetto di questo dettame volevano introdurre, all’interno del processo di investimento, una serie avanzata di filtri negativi. Inoltre, e ancora più importante, abbiamo la nostra copertura (overlay) proprietaria incrementale che rimuove dalla strategia qualsiasi azienda che riteniamo abbia rischi ESG molto elevati...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge