MILANO (Reuters) - Chiusura nel segno della debolezza per il secondario italiano, che ha cominciato a risentire della massiccia offerta che si è vista questa settimana sul primario. Un riflesso rallentato, secondo gli operatori, dall'effetto dell'upgrade di S&P, dalla politica accomodante della Bce e da buone cifre macroeconomiche.
** Archiviata lunedì scorso (martedì se si considerano le riaperture agli specialist) le tornate d'aste di metà mese, il Tesoro ha collocato oggi 3,35 miliardi di euro presso gli investitori istituzionali del nuovo Btp Italia novembre 2023, a fronte di richieste per 10,776 miliardi, cui è stato applicato un riparto del 31,1%. Considerando i 3,757 miliardi sottoscritti dagl investitori retail tra lunedì 13 e mercoledì 15, il titolo, indicizzato all'inflazione italiana cedola reale di 0,25%, è stato assegnato per complessivi 7,107 miliardi di euro.
** Dopo la Germania -- che nei giorni scorsi è andata in asta con il nuovo Schatz e con una riapertura del decennale -- si sono oggi attivate sul primario la Francia con 5 miliardi di Oat e 2 miliardi di Oatei e la Spagna con 4,7 miliardi di titoli con scadenza fra 2021 e 2066.
** Sulla migliore tenuta del Bund, il differenziale di rendimento Italia-Germania ha toccato oggi i 148 punti base, massimi dallo scorso 31 ottobre, mentre il rendimento del decennale benchmark è arrivato a rendere 1,856%.
** Il Tesoro ha annunciato ieri a mercati chiusi una nuova operazione di concambio in titoli di Stato, che si terrà domani. In offerta ci saranno fino a 2 miliardi del Btp febbraio 2033 cedola 5,75%, a fronte del ritiro di quattro Btp con scadenze sul 2018 e il 2019 e dell'indicizzato settembre 2019. Si tratta della quinta operazione di questo tipo condotta da inizio 2017, dopo quella svoltasi lo scorso 4 ottobre.