MILANO (Reuters) - Chiusura in calo per i Btp, che tuttavia oggi hanno costantemente sovraperformato la carta tedesca, in un mercato che continua a guardare senza grande apprensione ai rischi specifici dell'Italia, a cominciare da quello politico.
** A fine mattinata lo spread Btp/Bund si è spinto in basso fino a 115 punti base, per la prima volta dall'8 settembre 2016. Il rendimento decennale italiano ha oscillato tra 1,78% e 1,81%.
** Sul fronte politico interno, il Quirinale ha affidato al presidente della Camera Roberto Fico il compito di verificare l'esistenza di una possibile maggioranza di governo M5s-Pd; Fico dovrà riferire al presidente della Repubblica entro giovedì.
** Sulla notizia, giunta appena prima della chiusura, lo spread Italia/Germania è arretrato leggermente dai massimi di giornata, chiudendo la seduta a quota 116.
** Il calo dell'obbligazionario europeo è stato generalizzato, al traino delle vendite sui governativi Usa; il tasso sul Treasury decennale, salito nelle ultime ore al 3%, viaggia ai massimi da oltre quattro anni.
** Domani parte il ciclo d'aste di fine mese, con un'offerta fino a 3,75 miliardi di Ctz e dei due Btpei maggio 2028 e settembre 2032.
** A fine seduta sul secondario il Ctz marzo 2020 scambia a un rendimento in area -0,190%, sopra il -0,225% del collocamento di un mese fa: a tali livelli si tratterebbe di un massimo d'asta da ottobre dell'anno scorso.
** Domani è inoltre in agenda un'asta di biennali tedeschi (Schatz marzo 2020), dell'importo indicativo di 4 miliardi.
** A mercato chiuso il Tesoro annuncia i dettagli delle aste a medio lungo di venerdì 27, nelle quali è atteso il lancio del nuovo Ccteu settembre 2025, oltre alle riaperture dei benchmark Btp e 5 e 10 anni. Unicredit (MI:CRDI) prevede un'offerta fino a 3,5 miliardi per il nuovo Ccteu, fino a 2 miliardi per il Btp marzo 2023 e fino a 3 per il febbraio 2028.
** I dati Bce sugli acquisti di asset nell'ambito del Qe hanno mostrato nell'ultima settimana un calo netto del portafoglio di titoli pubblici di oltre un miliardo. Come da tempo reso noto da Francoforte, questo mese di aprile vede un picco delle scadenze di titoli acquistati tramite il programma, oltre 24 miliardi in tutto, di cui 22,6 del settore pubblico.