Il debito dei consumatori americani è in aumento, ma a differenza del 2008 l’economia degli Stati Uniti cresce e le inadempienze sulle ipoteche primarie sono a un livello inferiore
Il debito dei consumatori statunitensi sta crescendo a livelli preoccupanti. Ben Mohr, analista senior del mercato obbligazionario presso l’azienda di consulenza per gli investimenti Marquette Associates, ha calcolato che il debito totale dei consumatori negli Stati Uniti ha toccato quota 14mila miliardi di dollari nel primo trimestre di quest’anno, superando di slancio i circa 13mila miliardi accumulati in carte di credito, prestiti auto e mutui e altri debiti del 2008, quando proprio quei prestiti deteriorati e legati a pratiche subprime hanno contribuito a mandare in tilt i mercati globali e a spingere l’economia nella più profonda recessione dal 1930. Dalla stessa analisi emerge anche che il crescente debito dei consumatori è più alto rispetto a quello del 2008 anche a livello pro capite.
PRESTITI AGLI STUDENTI A QUOTA 1.486 MILIARDI
Mohr ha dichiarato a MarketWatch che uno dei capitoli più critici riguarda l’aumento dei prestiti agli studenti, spesso citato come fonte di preoccupazione dagli economisti e dagli strategist: a fine marzo, secondo i dati del credito della Federal Reserve di New York, aveva raggiunto 1.486 miliardi di dollari, cioè quasi due volte e mezzo i 611 miliardi di dollari in cui si trovava al culmine della crisi finanziaria del 2008...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge