NEW YORK (Reuters) - Il produttore di alluminio Alcoa ha annunciato oggi la chiusura definitiva del suo impianto di Portovesme, in Sardegna.
La chiusura limiterà la capacità di produzione globale di Alcoa di 150.000 tonnellate l'anno, dice l'azienda, a 3,6 milioni di tonnellate.
La vertenza Alcoa si trascina da diversi anni. Nel novembre 2012 l'impianto, che conta circa 500 operai, ha praticamente interrotto la produzione, a causa degli alti costi legati all'energia e, secondo l'azienda, alle limitate possibilità di diventare più competitiva, anche per la corsa al ribasso dei prezzi legati all'aumento della produzione in Cina.
Condizioni che "sfortunatamente" non sono cambiate, ha detto in un comunicato Bob Wilt, presidente di Alcoa Global Primary Products. L'azienda aveva avviato trattative per la cessione dell'impianto con la multinazionale Klesch, che non sono però andate a buon fine. Sembra ancora aperta invece la possibilità di un accordo con Glencore, anche se è saltata la firma attesa entro la prima metà di agosto.
I dipendenti, che da oltre 100 giorni presidiano i cancelli dell'impianto, sono attualmente in cassa integrazione.
Nel comunicato, Alcoa ha assicurato che manterrà gli impegni presi col governo e i sindacati per il sostegno economico ai dipendenti, e per aiutarli a trovare un nuovo impiego.
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