Investing.com - Le azioni di Alibaba Group (HK:9988) (NYSE:BABA) sono crollate lunedì negli scambi di Hong Kong dopo che il gigante dell’e-commerce ha dichiarato che l’amministratore delegato uscente Daniel Zhang si dimetterà anche da capo della sua unità cloud.
Eddie Yongming Wu assumerà la carica di presidente e amministratore delegato dell’unità cloud, nonché quella di amministratore delegato dell’azienda, con effetto immediato, ha dichiarato Alibaba in un comunicato diffuso dalla Borsa di Hong Kong.
Le azioni dell’azienda sono crollate di oltre il 3% dopo l’annuncio, trascinando l’indice Hang Seng in calo del 2%. La mossa è stata in gran parte inaspettata dai mercati, dato che Zhang avrebbe dovuto dirigere l’unità cloud di Alibaba mentre l’azienda si avvia verso la divisione in sei parti nei prossimi mesi.
Lunedì l’azienda ha dichiarato che continuerà come previsto a scorporare l’unità cloud con un proprio team di gestione separato. Il gigante dell’e-commerce aveva anche segnalato una potenziale quotazione dell’unità.
Nei mesi scorsi Alibaba aveva annunciato che Zhang si sarebbe dimesso dalla carica di CEO dell’azienda, nell’ambito di un piano che prevedeva la suddivisione delle attività principali in sei entità separate. Inizialmente Zhang avrebbe dovuto guidare l’unità cloud dopo la scissione, anch’essa destinata a una quotazione separata.
Zhang è entrato a far parte di Alibaba nel 2007 e ha svolto un ruolo chiave nel grande successo dell’evento di shopping “Singles Day”. È stato nominato amministratore delegato nel 2015 e ha assunto la presidenza nel 2019, succedendo in entrambi i ruoli al cofondatore Jack Ma.
Secondo una notizia di Reuters, che cita una lettera interna, Zhang continuerà a lavorare con Alibaba e l’azienda investirà un miliardo di dollari in un fondo tecnologico creato da Zhang.
La divisione in sei parti di Alibaba è stata vista in gran parte come un mezzo per placare le autorità di regolamentazione cinesi, che negli ultimi tre anni hanno perseguitato l’azienda con una serie di multe e indagini antitrust.
Ma il clima normativo in Cina sembra ora migliorare, soprattutto perché il Paese si affida alle sue maggiori società internet per contribuire a stimolare una ripresa economica in rallentamento.