Di Alessandro Albano
Investing.com - Enel (BIT:ENEI) attira le raccomandazioni positive degli analisti grazie alla cessione degli asset in Perù, che s'inseriscono nel piano strategico al 2025 approvato lo scorso anno che prevede dismissioni per circa 21 miliardi di dollari.
La scorsa settimana la multi-utility ha fatto sapere di aver ceduto per $2,9 miliardi l'83% circa di Enel Distribution Perú e di Enel X Perú a China Southern Power Grid, con l'operazione che secondo le stime di Enel genererà una riduzione dell’indebitamento netto di circa 3,1 miliardi di euro nel 2023 e un impatto positivo nel 2023 sull’utile netto di 500 milioni di euro.
L'operazione segue la cessione comunicata a marzo di tutti gli asset detenuti in Romania alla greca PPC per 1,26 miliardi, con effetto positivo sul debito di circa 1,7 miliardi di euro insieme ad un impatto negativo cumulato nel 2022-2023 sull’utile netto di circa 1,4 miliardi di euro.
Con l'attività di cessione che prosegue secondo le indicazioni del piano, Equita Sim ha confermato il rating a Buy con target price di 6,6 euro, mentre da Jefferies hanno reiterato il Buy con prezzo obiettivo di 7 euro rispetto ai 5,871 di oggi.
Nel piano al 2025 Enel prevede una riduzione del debito dai 58-62 miliardi di euro del 2022 a 51/52 miliardi entro la fine del 2023, con Ebitda in crescita dai 19,0-19,6 miliardi di euro stimati nel 2022 fino a un valore compreso tra 22,2 miliardi e 22,8 miliardi, e utile netto a 7,0-7,2 miliardi dai 5,0-5,3 miliardi di euro stimati nel 2022.
Il dividendo per azione vedrà un incremento secondo le previsioni da 0,40 a 0,43 euro nel 2023, restando fermo sullo stesso valore fino alla fine del piano.
Per quanto riguarda le dismissioni, sono interessate le aree considerate non più allineate con la strategia del gruppo, quindi Perù, Argentina e Romania, con la principale società italiana per capitalizzazione di mercato (circa 53,9 miliardi di euro) che si concentrerà, oltre che sull’Italia, su Spagna e Brasile.
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