MILANO (Reuters) - Eni (BIT:ENI) e Kkr hanno firmato un accordo per l'ingresso di Kkr nel capitale di Enilive con una quota del 25%, per un corrispettivo complessivo pari a 2,938 miliardi di euro.
La valutazione post-money è pari a 11,75 miliardi in termini di equity value per il 100% del capitale sociale di Enilive.
L'operazione - si legge in una nota - ottimizza la struttura del capitale di Eni, riducendone la posizione finanziaria netta e mantenendo in capo al gruppo il consolidamento e il controllo di Enilive.
A Piazza Affari il titolo nelle prime battute sale di circa l'1,4%.
L'accordo rappresenta uno sviluppo significativo del modello satellitare di Eni, che si pone l’obiettivo di creare le condizioni per una crescita indipendente dei business a elevato potenziale, garantendo l’accesso a nuovi bacini di capitale strategico e dando evidenza del loro effettivo valore di mercato, prosegue il comunicato.
La notizia è positiva perché riduce il rischio relativo a una parte significativa del piano di disinvestimenti di Eni, rafforzando al contempo la credibilità della strategia 'satellitare' con l'apporto di un partner come Kkr, commenta Rbc in una nota.
Lo scorso marzo Eni ha dato esecuzione all'accordo con Energy Infrastructure Partners (Eip) per l'ingresso del fondo svizzero nel capitale di Plenitude attraverso un aumento di capitale di 588 milioni di euro.
L'intesa annunciata oggi prevede che la somma venga corrisposta attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale in Enilive riservato a Kkr pari a 500 milioni e l'acquisto di azioni Enilive da Eni a fronte del pagamento di 2,438 miliardi.
L'accordo prevede anche che prima del completamento dell'operazione Eni effettuerà un aumento di capitale pari a 500 milioni per azzerare la posizione finanziaria netta.
Il completamento dell'operazione è subordinato al rilascio delle consuete autorizzazioni di legge.
"Questo accordo rappresenta un nuovo e importante passo avanti nella nostra strategia di business legata alla transizione energetica", commenta nella nota l'AD Claudio Descalzi.
Per Alberto Signori, partner del team European Infrastructure di Kkr, "questa operazione si allinea perfettamente con la nostra visione di sostenere progetti trasformativi nel settore energetico in Europa".
JP Morgan (NYSE:JPM) e Mediobanca (BIT:MDBI) sono gli adviser finanziari di Eni, mentre Deutsche Bank (ETR:DBKGn) e UniCredit (BIT:CRDI) quelli di Kkr. Kirkland & Ellis e Gianni & Origoni sono gli adviser legali.
(Sabina Suzzi, editing Antonella Cinelli)