Investing.com -- Eni SpA (BIT:ENI) ha sottoscritto una nuova linea di credito revolving Sustainability-Linked da 3 miliardi di euro della durata di 5 anni, collegata al raggiungimento di due obiettivi del proprio “Sustainability-Linked Financing Framework” aggiornato ad aprile 2023. La nuova facility rafforzerà ulteriormente la flessibilità finanziaria dell’azienda, integrando l’analoga linea di credito Sustainability-Linked da 6 miliardi di euro sottoscritta nel 2022.
Il margine della nuova linea di credito è legato al raggiungimento dei target di sostenibilità relativi a Net Carbon Footprint Upstream (Scope 1 e 2) e capacità installata per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Potete iscrivervi gratuitamente al prossimo webinar del 13 dicembre "Trend following: Confronto tra Bande di Bollinger e canali di Donchian" a QUESTO LINK.
L’impegno per la decarbonizzazione alla Cop 28
E proprio per quanto riguarda la sostenibilità, lo scorso 2 dicembre, Eni, nell’ambito della Cop28, ha annunciato la propria adesione all’Oil&Gas Decarbonisation Accelerator, piattaforma lanciata dalla Presidenza della Cop28 per dimostrare il contributo concreto dell’industria Oil&Gas al processo di decarbonizzazione, prima di tutto attraverso l’impegno verso le emissioni zero per le sue attività operative entro 2050.
L’iniziativa si pone tre principali obiettivi: raggiungere le zero emissioni nette scope 1 e 2 entro o prima del 2050; puntare a raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni di metano in ambito upstream entro il 2030; azzerare il gas flaring delle proprie attività ordinarie entro il 2030. L’adesione implica anche l’impegno a monitorare e pubblicare periodicamente i risultati raggiunti e verificati da parte di un soggetto indipendente sulla base degli standard internazionali.
“La strategia di decarbonizzazione di Eni è già più che in linea con questi obiettivi, prevedendo le zero emissioni nette Scope 1 e 2 in ambito upstream entro il 2030 e le zero emissioni nette Scope 1 e 2 di tutta Eni entro il 2035”, ha sottolineato la società in una nota. Eni ha inoltre fin dall’inizio incluso nella propria strategia un percorso di abbattimento anche delle emissioni Scope 3 e prevede di raggiungere le zero emissioni nette Scope 1, 2 e 3 entro il 2050.
“Crediamo che questa sia una delle iniziative più rilevanti della COP28 in termini di impegni, è voluta dalla Presidenza e noi l’abbiamo supportata in modo attivo fin dal suo concepimento. Si tratta di obiettivi stabiliti con realismo e pragmatismo, il che rende il percorso davvero praticabile e concreto”, ha commentato l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi.
Come va il titolo in Borsa
Intanto, sul FTSE MIB oggi, Eni è in calo, appesantito dalla diminuzione dei prezzi del petrolio. A mezzogiorno il titolo cede il 2% a 14,95 euro per azione. In base ai dati di InvestingPro, l’ultimo mese il cane a 6 zampe ha perso l’1,54% a Piazza Affari, in controtendenza rispetto all'ultimo anno in cui è salito complessivamente di oltre il 15%, con una capitalizzazione di mercato che al 4 dicembre si aggira intorno ai 48,5 miliardi di euro.
CODICE SCONTO
Per analisi più approfondite su Eni e più di altri 180.000 titoli e per accedere a tutte le funzioni di InvestigPro clicca su QUESTO LINK. Scegliendo il piano biennale ed inserendo il codice sconto “prosocial23” (valido solo per il PRO+ a 2 anni), potrai ricevere un ulteriore sconto del 50% sul piano full.
26 istituti finanziari coinvolti
Tornando alla nuova linea di credito annunciata oggi, questa è concessa da 26 primari istituti finanziari globali, tra cui Mediobanca (BIT:MDBI) (nel ruolo di global coordinator, documentation e facility agent), MUFG (global coordinator e sustainability coordinator), Citi e Natixis (global coordinators). Al sindacato partecipano, inoltre, HSBC (LON:HSBA), UniCredit (BIT:CRDI) e Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) (nel ruolo di bookrunners), Bank of America (NYSE:BAC), BNP Paribas, BPER (BIT:EMII) Banca, Société Générale e Wells Fargo (NYSE:WFC) (nel ruolo di mandated lead arranger), Agricultural Bank of China, BBVA (BME:BBVA), Banco BPM, Barclays (LON:BARC) Bank, Credit Agricole (EPA:CAGR) CIB, Deutsche Bank (ETR:DBKGn), DNB Bank, First Abu Dhabi Bank, Goldman Sachs (NYSE:GS), J.P. Morgan, National Bank of Kuwait, Santander (BME:SAN) Corporate & Investment Banking, SMBC Bank, e Standard Chartered (LON:STAN) (nel ruolo di lead arrangers).