(Reuters) - Lo scorso anno il traffico aereo europeo è crollato ai livelli del 1995, come emerge dai dati pubblicati dalla divisione europea dell'Airports Council International (Aci), con gli hub di Turchia e Russia che hanno registrato performance migliori di quelle dell'Europa occidentale.
Gli aeroporti europei hanno perso 1,72 miliardi di passeggeri nel 2020, oltre il 70%, come conseguenza della pandemia di coronavirus, secondo il report a cura di Aci Europe, riportando il traffico a numeri che non si registravano da prima del boom delle low-cost.
"Nessuna industria può sopportare uno shock del genere da sola", ha detto in una nota Olivier Jankovec, direttore generale di Aci Europe.
Jankovec ha aggiunto che solamente 2,2 miliardi di euro finora sono stati destinati a sostegno degli aeroporti della regione, meno dell'8% dei ricavi persi lo scorso anno.
Aci ha detto che gli aeroporti dell'Unione europea sono stati colpiti in misura maggiore rispetto a quelli che si trovano al di fuori del blocco, principalmente a causa della grandezza e della relativa resilienza del mercato interno in Russia e Turchia -- ma anche di restrizioni sui viaggi e misure di lockdown meno rigide.
Francoforte ha registrato la flessione più marcata del traffico passeggeri tra i principali hub aerei, in calo del 73%, seguito da vicino dallo scalo londinese di Heathrow, quello olandese di Schipol e dall'aeroporto Charles de Gaulle di Parigi.