In una mossa strategica per espandere la propria offerta di prodotti, Fidelity Investments ha presentato alla Securities and Exchange Commission (SEC) due richieste di adozione di una struttura a più classi di azioni simile a quella dei fondi negoziati in borsa (ETF) di Vanguard. La struttura proposta consentirebbe a un numero imprecisato di fondi comuni di investimento aperti a gestione attiva di Fidelity, che si concentrano su strategie di investimento a rendimento totale, di quotare quote di ETF.
L'iniziativa, rivelata oggi, è stata concepita per avvantaggiare sia gli azionisti degli ETF che quelli dei fondi comuni, riducendo le commissioni e migliorando l'efficienza fiscale. Ciò si ottiene grazie al processo di creazione in natura della classe di azioni dell'ETF, che è stato un tratto distintivo dell'approccio brevettato di Vanguard. Il brevetto di Vanguard, che consentiva queste efficienze, è scaduto a maggio, aprendo la strada ad altre società per l'implementazione di strutture simili.
La mossa di Fidelity arriva dopo i precedenti sforzi di PGIA e Dimensional Fund Advisors, che hanno richiesto autorizzazioni simili all'inizio di quest'anno. Le loro richieste sono ancora all'esame della SEC. Questi depositi segnalano complessivamente un crescente interesse per l'approccio multi-classe, in quanto i gestori patrimoniali cercano di offrire agli investitori opzioni di investimento più versatili e convenienti.
Nei suoi depositi, Fidelity ha affrontato le potenziali preoccupazioni normative evidenziate dalla SEC, come il rischio di sovvenzioni incrociate all'interno della struttura multiclasse. Per mitigare questi rischi, Fidelity propone di limitare i suoi fondi multiclasse a quelli in grado di gestire efficacemente i flussi di cassa e di evitare squilibri di cassa. Le misure proattive dell'azienda mirano a garantire la salvaguardia degli interessi di tutti gli azionisti, sfruttando al contempo i vantaggi operativi e fiscali offerti dalla struttura ETF multiclasse.
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