Di Alessandro Albano
Investing.com - Boom di Didi Global (NYSE:DIDI) nel pre-market odierno (+53%) dopo che, secondo il Wall Street Journal, le autorità di regolamentazione cinesi sarebbero pronte a rimuovere il divieto sull'aggiunta di nuovi utenti imposto alla società di ride-hailing e ad "altre due società tech quotate negli Stati Uniti".
Inoltre, per il giornale statunitense, le authority potrebbero consentire alle app di Didi, Full Truck Alliance (NYSE:YMM) e Kanzhun (NASDAQ:BZ) di tornare negli app store nazionali un anno dopo la loro rimozione a seguito dell'indagine sulla privacy avviata dai watchdog cinesi.
Secondo quanto riferito, le autorità cinesi e i dirigenti delle tre società si sono incontrati la scorsa settimana per capire come portare a termine le indagini. Un percorso che potrebbero portare le società ad pagare "importanti sanzioni finanziarie", in particolare per Didi.
Nel giugno 2021, le tre società cinesi hanno debuttato sulle borse statunitensi raccogliendo dalle IPO un totale di 7 miliardi di dollari. Tuttavia, poco tempo dopo il loro debutto a Wall Street, le autorità di Pechino hanno avviato un'indagine sulle società per via della trasmissione e l'utilizzo dei dati personali, in un periodo particolarmente intenso per le società tecnologiche cinesi (NASDAQ Golden Dragon China -51% da giugno 2021).
Tuttavia, il rallentamento economico e le conseguenze geopolitiche della guerra in Ucraina potrebbero aver fatto ripensare il governo di Pechino circa le misure adattate sino ad ora su un settore strategico per il Paese come quello tecnologico.
Secondo Chen Da di HHSC Assets, "la repressione tecnologica in Cina potrebbe essere nelle fasi finali dopo le notizie di oggi". "La notizia arriva come l'alba per ADR e titoli tecnologici. L'indagine su Didi è stato un incidente importante l'anno scorso, che ha avviato la spirale al ribasso per le azioni tecnologiche e gli ADR di Hong Kong, quindi una conclusione è necessaria per porre fine ai problemi", ha detto Da a Bloomberg.