NEW YORK (Reuters) - L'indice del dollaro tocca il livello più alto degli ultimi sei mesi, spinto dai dati economici Usa migliori delle attese e dai segnali della Banca centrale europea, che sembra intenzionata a chiudere il ciclo di rialzo dei tassi.
Le vendite al dettaglio Usa sono salite di 0,6% in agosto, una crescita maggiore dello 0,2% previsto, grazie all'aumento dei prezzi della benzina, mentre le richieste di sussidi settimanali di disoccupazione settimanali sono salite a 220.000 ma sono inferiori alle 225.000 previsioni.
L'aumento della benzina ha influenzato anche gli ultimi dati sull'inflazione: i prezzi alla produzione sono cresciuti il mese scorso al ritmo di 0,7%, massimo da più di un anno, superando le stime di 0,4%.
Intorno alle 17,10, l'indice del dollaro sale dello 0,38% a 105,164, poco sotto il massimo intraday a 105,31, record dal 10 marzo.
Crolla l'euro/dollaro dopo la stretta monetaria di 25 punti base della Bce che potrebbe essere l'ultima nella lotta all'inflazione, che dura da più di un anno, mentre l'economia della zona euro continua a vacillare. L'euro cala di 0,6% a 1,0668 dollari dopo essere sceso a 1,0651 dollari, minimo dal 31 maggio.
La sterlina vale 1,2418 dollari, in calo dello 0,58%, dopo un minimo da tre mesi a 1,2411 dollari, mentre il biglietto verde arretra di 0,11% a 147,03 contro lo yen.
(Tradotto da Camilla Borri, editing Alessia Pé)