SINGAPORE/LONDRA (Reuters) - L'euro si dirige verso la dodicesima settimana da record di ribassi contro il dollaro, a meno che i dati sui posti di lavoro negli Stati Uniti non spingano al ribasso il biglietto verde, che attualmente è forte.
Intorno alle 10,20, la moneta comune europea è poco mossa, in ribasso dello 0,03% a 1,0546 dollari, un po' al di sopra del minimo da 10 mesi di martedì a 1,0448 dollari, ma si avvia comunque a un ulteriore calo settimanale dello 0,2%, rendendo questa serie la più lunga dal lancio della valuta nel 1999.
I movimenti euro/dollaro sono stati in gran parte guidati dal biglietto verde, e l'indice del dollaro si sta dirigendo verso la dodicesima settimana consecutiva di guadagni.
L'ultima volta che ha raggiunto questo traguardo è stato nel 2014.
La recente forza del dollaro è stata sostenuta da un rapido sell-off dei titoli di Stato statunitensi, che ha portato i rendimenti a massimi pluriennali.
Le altre valute sono riuscite ad avere una tregua a metà settimana, quando i prezzi dei titoli di Stato si sono stabilizzati, ma i dati sugli occupati non agricoli negli Stati Uniti (previsti per oggi alle 14,30 italiane) potrebbero cambiare le cose.
La sterlina, che ha toccato un minimo di sei mesi all'inizio della settimana prima di rimbalzare, è in lieve calo dello 0,02% a 1,2193 dollari, e il dollaro cresce anche rispetto allo yen giapponese, dello 0,3% a 148,92.
Il franco svizzero si indebolisce leggermente a 0,9126 per dollaro, anche se è destinato a terminare la settimana in leggero rialzo, unica valuta del G10, oltre allo yen, a chiuderla in aumento.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Antonella Cinelli)