(Reuters) - I futures degli indici azionari statunitensi scendono in vista dei dati chiave sull'occupazione, che potrebbero essere cruciali nella decisione della Federal Reserve sull'entità del taglio dei tassi di interesse prevista il 18 settembre.
Il dato sugli occupati non agricoli di agosto, in agenda alle 14,30 italiane, è l'ultimo dato importante sul mercato del lavoro prima della riunione di settembre della banca centrale statunitense e nelle attese dovrebbe mostrare un aumento di 160.000 posti di lavoro, rispetto ai 114.000 aggiunti a luglio. Il tasso di disoccupazione dovrebbe scendere al 4,2% in agosto, dal 4,3% del mese precedente.
"La domanda chiave è ovviamente come la Fed reagirà dopo i dati odierni sul mercato del lavoro... un taglio di 50 punti potrebbe essere visto come un'ammissione implicita del fatto che la Fed è in ritardo rispetto alla curva", ha detto Teeuwe Mevissen, senior macro strategist di Rabobank.
Il mercato del lavoro è stato messo alla prova dopo che un aumento inaspettato del tasso di disoccupazione ha scatenato timori di recessione, ha fatto scendere il Nasdaq mentre i mercati globali hanno subito un crollo quasi un mese fa.
Secondo il FedWatch Tool del CME Group, le scommesse dei trader per un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base a settembre sono ora al 57%, mentre quelle per una riduzione di 50 punti base sono salite al 43% dal 30% di una settimana fa.
I mercati analizzeranno anche i commenti del presidente della Fed di New York, John Williams, e del governatore della Fed, Christopher Waller, per capire quali sono le loro considerazioni sui dati e la conseguente politica della banca centrale.
Alle 12,15, i futures sul Dow sono in calo dello 0,32%, quelli sull'S&P 500 dello 0,61%, e i futures sul Nasdaq 100 dell'1,08%.
S&P 500 e Dow Jones hanno toccato un minimo di oltre tre settimane ieri, dopo che una serie di dati economici contrastanti ha alimentato l'incertezza sul ritmo dell'allentamento della politica monetaria.
Settembre è storicamente debole per i titoli statunitensi, con il benchmark S&P 500 in calo nel mese dell'1,2% in media dal 1928.
L'S&P 500 è in procinto di registrare un calo settimanale di oltre il 2%, il peggiore in quasi cinque mesi, guidato da un calo di quasi il 5% dei titoli tech.
Negli scambi premarket BROADCOM crolla dell'8,7% dopo che il produttore di chip ha previsto ricavi per il quarto trimestre leggermente inferiori alle stime, penalizzato da una spesa fiacca nel suo segmento della banda larga.
Altri titoli chip come Nvidia Marvell Technology cedono 1,9% e 1,4% rispettivamente, mentre ADVANCED MICRO DEVICES perde l'1%. L'indice dei semiconduttori di Philadelphia SE è avviato verso il maggior calo settimanale da oltre un mese.
Mobileye Global (NASDAQ:MBLY) perde il 5,7% dopo la notizia secondo cui il primo azionista INTEL (NASDAQ:INTC) starebbe valutando la vendita di parte della sua partecipazione nell'azienda di tecnologia automobilistica.
U.S. Steel avanza del 3%. Una lettera ha mostrato che la giapponese NIPPON STEEL cerca di rispondere alle preoccupazioni del governo statunitense in merito alla sua proposta di acquisizione della società Usa.
Samsara guadagna il 5,2% dopo che la società di software ha alzato le sue previsioni di ricavi annuali.
(Tradotto da Laura Contemori, editing Gianluca Semeraro)