ROMA (Reuters) - I ministri delle Finanze del G7 che si riuniranno in Italia la prossima settimana sosterranno un piano dell'Unione europea per utilizzare i proventi dei beni russi congelati per aiutare lo sforzo bellico dell'Ucraina.
Lo ha riferito un funzionario del Tesoro italiano, parlando in condizione d'anonimato a un briefing con i media.
L'Italia, che detiene la presidenza di turno del G7, cercherà anche di rilanciare un accordo internazionale su come condividere i diritti di tassazione sulle grandi imprese, disegno di legge che Washington sta tentando di ratificare al Congresso, ha detto il funzionario.
Il G7 ha congelato circa 300 miliardi di dollari in attività finanziarie subito dopo l'attacco di Mosca contro lo stato confinante a febbraio 2022. Da allora, l'Unione europea e gli altri Paesi del G7 hanno discusso se e come utilizzare i fondi per aiutare l'Ucraina.
Il G7 comprende Stati Uniti, Giappone, Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia e Canada.
Gli Stati Uniti hanno proposto di confiscare interamente i beni, ma l'Europa si è opposta, adducendo rischi per l'euro e ripercussioni legali.
Il G7 sosterrà la linea dell'Ue di utilizzare i profitti straordinari dei beni russi congelati a beneficio dell'Ucraina, ha detto il funzionario in vista dell'incontro che si terrà a Stresa, il 24 e 25 maggio.
I colloqui si concentrano sull'utilizzo dei proventi dagli asset, e non degli stessi asset, ha detto il funzionario, aggiungendo che qualsiasi decisione deve avere l'appoggio dell'Ue e una "solida base legale"
Di fronte alla resistenza europea, Washington ha recentemente proposto di utilizzare gli asset come garanzia per fornire prestiti all'Ucraina.
Il funzionario italiano ha detto che i ministri delle Finanze prepareranno il lavoro di base per consentire ai capi di governo del G7 di raggiungere una decisione finale al vertice che si terrà a giugno a Fasano in Puglia.
A Stresa si discuterà anche delle relazioni commerciali con la Cina, dopo che questa settimana gli Stati Uniti hanno annunciato forti aumenti dei dazi su una serie di importazioni cinesi, anche se la questione non è all'ordine del giorno dell'incontro.
L'Italia ha delle riserve sull'uso dei dazi a causa del loro impatto dirompente sul commercio mondiale.
Con una tregua commerciale sulle tasse sui servizi digitali tra gli Stati Uniti e diversi Paesi europei in scadenza a giugno, l'Italia promuoverà colloqui per evitare il fallimento dei piani per una tassa minima globale sulle multinazionali.
Il primo pilastro di tale accordo mira a riassegnare ai Paesi in cui le aziende operano il diritto di tassare circa 200 miliardi di dollari di utili societari.
Il funzionario ha aggiunto che i negoziati non hanno fatto progressi in vista dell'incontro della prossima settimana.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Stefano Bernabei)