Di Alessandro Albano
Investing.com - Dopo lo stop di Gazprom (MCX:GAZP), Eni (BIT:ENI) sta lavorando con il colosso russo e l'austriaca Gas Connect Austria (GCA) per sbloccare le forniture che arrivano da Mosca e passano attraverso l'Austria.
Con il blocco del gas russo che durerà fino al 4 ottobre, come comunicato dalla stessa società, un portavoce del gruppo ha detto a Reuters che Eni "intende valutare con l'operatore austriaco e con Gazprom alcune opzioni per sbloccare le forniture".
"Ma è prematuro fornire dettagli prima che ne sia stata condivisa dalle parti l'effettiva praticabilità", ha aggiunto il portavoce.
Nella giornata di sabato, il cane a sei zampe ha fatto sapere le forniture di gas da Mosca che passano per l'Austria attraverso il punto di ingresso di Tarvisio sarebbero state "azzerate", con il monopolista russo che motivato la scelta a seguito di "cambiamenti normativi" decisi da Vienna.
Parlando a margine della cerimonia Eni Awards al Quirinale, anche il Ceo Descalzi è intervenuto nella vicenda, affermando che lo stop "non è assolutamente dovuto a fattori geopolitici", ma è dovuto al fatto che "Gazprom avrebbe dovuto pagare una garanzia monetaria per il trasporto del gas dall'Austria all'Italia che prima non c’era",
"Spero che il problema venga risolto entro questa settimana", ha aggiunto l'Ad.
La Russia non è più il primo esportatore di gas verso l'Italia grazie alla strategia di diversificazione messa in campo dal governo italiano e che vede ora l'Algeria al primo posto tra i partner energetici dell'Italia con l'aggiunta di altri Paesi come Norvegia, Egitto, Qatar e Azerbaigian.
Un stop definitivo da Mosca, tuttavia, non sarebbe facile da digerire, visto che diversi Stati Ue (tra cui la Germania) hanno detto di no alla proposta di price-cap sul gas per paura di una vendetta del Cremlino.
Intanto, ad Amsterdam i prezzi del TTF per la consegna ad un mese sono in calo del 7% ad euro 176 euro per MW/h.