Investing.com-- Un sondaggio di BofA ha mostrato che gli investitori si aspettano rendimenti costanti, anche se limitati, dalle azioni asiatiche al di fuori del Giappone nei prossimi 12 mesi, tra le crescenti speranze di una svolta economica cinese e il rafforzamento degli utili.
Il sondaggio, condotto all'inizio di maggio, ha mostrato che la maggioranza dei gestori di fondi intervistati si aspetta rendimenti tra il 5% e il 10% dalle azioni asiatiche, Giappone escluso, nei prossimi 12 mesi.
Il 41% degli intervistati prevede inoltre un rafforzamento dell'economia cinese nei prossimi 12 mesi, con un drastico aumento rispetto al 10% registrato a febbraio, ha dichiarato BofA in una nota.
Il cambiamento delle aspettative arriva mentre i titoli azionari cinesi hanno messo a segno una ripresa stellare dai minimi pluriennali toccati a febbraio. Pechino ha anche varato una serie di misure di sostegno per le azioni locali e per il mercato immobiliare, che è stato un punto chiave per l'economia.
I gestori di fondi si aspettano inoltre che i titoli azionari più ampi salgano soprattutto grazie ai forti guadagni dei prossimi 12 mesi.
La BofA ha dichiarato che i gestori di fondi rimangono "estremamente positivi" sui titoli dei semiconduttori e sul più ampio settore tecnologico e industriale. Sono invece contrari ai servizi di pubblica utilità e al settore immobiliare.
Tra i mercati regionali, Taiwan e l'India sono stati i più scelti, anche se i gestori di fondi sembrano essersi raffreddati nei confronti dell'India da marzo.
I gestori di fondi sono rimasti ampiamente avversi alla Tailandia, in quanto il crollo dei mercati locali, alimentato da disordini politici, ha attirato pochi acquisti di tipo "bargain" o "contrarian".
Il Giappone rimane la scelta principale dei gestori di fondi
Tuttavia, nell'ambito dell'Asia più ampia, il Giappone è rimasto il mercato più scelto dai gestori di fondi, secondo l'indagine di BofA.
Questa tendenza si è mantenuta anche se i titoli giapponesi sono rimasti indietro rispetto alle azioni regionali fino ad aprile.
Tuttavia, anche se i mercati giapponesi hanno raggiunto livelli record nel primo trimestre, BofA ha dichiarato che la maggior parte dei gestori di fondi non vede ancora un top per le azioni locali.
La debolezza dello yen ha influito su questa prospettiva, soprattutto perché la valuta è rimasta intorno ai minimi di 34 anni nonostante i casi di intervento governativo percepiti.
Anche le politiche della Banca del Giappone dovrebbero influenzare in larga misura il corso delle azioni giapponesi, in particolare i piani della banca centrale di inasprire ulteriormente la politica monetaria.