OraFinanza - Unicredit (BIT:CRDI) e Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) sotto i riflettori dopo le mosse di ieri di Goldman Sachs (NYSE:GS) che ha aumentato le sue quote detenute nelle due principali banche italiane.
A Piazza Affari, però, i titoli dei due giganti del credito scambiano in negativo nelle prime due ore di contrattazioni, sulla scia delle vendite che colpiscono il FTSE MIB, questa mattina in calo dell’1%.
Unicredit cede l’1,75% e scende a 38,195 euro, riducendo la crescita ottenuta nel 2024 al 55% (FTSE MIB +9,50%), mentre lunedì scorso aveva staccato un acconto sul dividendo pari a 0,9261 euro per azione (yield 2,37%). Il consenso raccolto da Bloomberg registra 17 ‘buy’, 6 ‘hold’ e nessun sell, con un target price medio di 47,31 euro.
Perde l’1,45% Intesa Sanpaolo, a 3,646 euro per azione, mentre da inizio gennaio sta guadagnando il 37%.
Dagli aggiornamenti della Consob del 20 novembre è emerso che in data 12 novembre The Goldman Sachs Group si è portata al 7,05% del capitale di Unicredit, rispetto al 5,61% dichiarato lo scorso 8 novembre, di cui il 4,59% in strumenti finanziari diversi dalle azioni. La partecipazione è detenuta tramite 10 società controllate.
Dell'attuale quota, l'1,51% è composto da azioni con diritto di voto, tra cui lo 0,19% in titoli presi a prestito. Il 5,02% sono contratti future e lo 0,32% sono opzioni. Inoltre, lo 0,32%% fa riferimento ad altre posizioni lunghe con regolamento fisico (contratti di opzione ‘Put’, ‘Call’.
Sempre il 20 novembre 2024 è emerso che Goldman Sachs ha incrementato (data 12 novembre) la sua partecipazione aggregata nel capitale Intesa Sanpaolo, portandola dal 5,9% (4,99% in strumenti finanziari) al 6,52%, quota detenuta tramite nove società controllate.
In particolare, l'1,49% è relativo a diritti di voto riferibili ad azioni, mentre lo 0,28% fa riferimento a una partecipazione potenziale (azioni oggetto di contratti di prestito titoli senza data di scadenza e con possibilità di restituzione in qualsiasi momento).
Lo 0,76% fa riferimento ad altre posizioni lunghe con regolamento fisico (contratti "Future" e di opzione ‘Put’ e ‘Call’ con date di scadenza comprese tra il 19/12/2024 ed il 17/12/2027) e il 3,99% in contanti (1.27%: contratto di opzione "Call" con date di scadenza comprese tra il 15/11/2024 ed il 31/03/2035; 2.72%: altri contratti di opzione ‘Put’, ‘Forward’, ‘Swap’, ‘Future’ e ‘Call Warrant’ con date di scadenza comprese tra il 15/11/2024 e il 01/11/2034).
Infine, lo scorso 8 novembre 2024 l’analista Chris Hallam di Goldman aveva raccomandato nuovamente il titolo Intesa Sanpaolo (buy), con un target price di 4,20 euro.