di Dhara Ranasinghe e Ritvik Carvalho
LONDRA (Reuters) - La Banca Centrale Europea si riunisce giovedì e il tema centrale sarà cosa fare riguardo i rendimenti crescenti dei bond sovrani, che se lasciati liberi potrebbero vanificare gli sforzi di fare ripartire l'economia travolta dal Covid.
Il tasso del decennale tedesco è balzato di 26 punti base a febbraio, massima crescita mensile in 3 anni, e simili movimenti sono stati osservati in tutta la zona euro.
In molti, nella Banca centrale europea, dalla Presidente Christine Lagarde al capo economista Philip Lane, hanno espresso disagio. I mercati vogliono saperne di più.
Ecco le cinque domande principali a riguardo.
1. Che cosa intende fare Bce per contenere la crescita dei rendimenti dei bond?
La Bce non dovrebbe esitare ad aumentare i volumi di acquisto dei bond e a usare tutta la potenza di fuoco del Pandemic Emergency Purchase Programme (Pepp) da 1.850 miliardi, se necessario, ha detto il membro del Comitato esecutivo Fabio Panetta.
Gli economisti concordano ma c'è divisione a livello politico. Poco meno di 1.000 miliardi del Pepp sono ancora inutilizzati. Gli acquisti sono rallentati di recente, forse per problemi tecnici.
Comunque tassi in crescita per il rifinanziamento dei debiti governativi, che minacciano anche di contagiare il mercato corporate e i consumatori, sono un problema per la Bce alle prse con una economia indebolita.
"La Bce è pienamente consapevole dei rischi?" si chiede l'economista Ing Carsten Brzeski. "E se sì, è pronta a specificare meglio che cosa è pronta a fare? Agirà anticipando la tempistica degli acquisti del programma Pepp?"
2. Cosa sta monitorando esattamente la Bce per valutare le condizioni finanziarie?
Lagarde dovrà rispondere per chiarire questo tema.
La presidente Bce ha espresso timori riguardo la crescita dei rendimenti nominali. Commenti da parte di altri funzionari e le ultime minute della Bce hanno posto maggiore attenzione sulla componente reale, o aggiustata all'inflazione, dei rendimenti come determinante chiave delle condizioni finanziarie.
Entrambe le componenti sono cresciute quest'anno, ma i rendimenti reali sono cresciuti di meno.
Lane si è focalizzato sulla curva dei rendimenti aggiustata al Pil e sulla curva dei tassi swap overnight (Ois)
Un'idea più chiara di quali siano gli elementi chiave sotto osservazione potrebbe fornire ai mercati un'idea più chiara delle intenzioni della Bce.
3. Quanto si aspetta la Bce che possa salire quest'anno l'inflazione?
Un'inflazione crescente, che potrebbe superare la soglia del 2% nei prossimi mesi, significa che la Bce potrebbe aggiustare al rialzo le sue previsioni sull'inflazione nel 2021.
Lagarde potrebbe sottolineare come il recente aumento dei prezzi sia causato da fattori una tantum, e che sia destinato ad esaurirsi.
Ma le opinioni tra gli addetti ai lavori differiscono sensibilmente. Il presidente della Bundesbank Jens Weidmann crede ad esempio che Bce dovrà "agire di conseguenza" in caso di aumento dell'inflazione.
"Ci sono pareri discordanti riguardo l'inflazione. Lo staff Bce e Lane credono che l'inflazione sia sotto controllo, ma questa opinione non è condivisa dai falchi, come Weidmann che ha sottolineato di recente come il tasso d'inflazione tedesco rischi di superare il 3% quest'anno", ha detto Jacob Nell, economista presso Morgan Stanley (NYSE:MS).
4. Che cosa dirà Bce riguardo l'outlook economico?
Gli economisti si aspettano che l'outlook a medio termine rimanga in gran parte immutato, con le previsioni di una ripresa nella seconda metà del 2021.
Lagarde potrebbe comunque evidenziare i rischi di peggioramento a breve termine, con l'Unione ancora impegnata nella battaglia contro la pandemia e nei lockdown.
L'economia è quasi certamente in una doppia recessione con le sofferenze del comparto dei servizi, ma le speranze di una più ampia campagna vaccinale hanno portato l'ottimismo ai massimi degli ultimi 3 anni, secondo un sondaggio pubblicato la scorsa settimana.
5. La Bce è sollevata che Draghi sia Presidente del Consiglio?
È improbabile che Lagarde commenti la situazione politica in Italia, dove il suo predecessore Mario Draghi è da poco diventato Presidente del Consiglio. Ma la diminuzione dei rendimenti dei bond italiani in seguito alla sua nomina è una buona notizia, e riduce la pressione sulla Bce.
A febbraio lo spread tra i tassi sui rendimenti dei governativi a 10 anni di Italia e Germania è sceso ai livelli più bassi dal 2015. E la recente tempesta dei rendimenti non ha causato troppi danni.
Draghi ha promesso riforme radicali per rivitalizzare un'economia malconcia. La sua posizione fortemente pro-Europa è considerata positiva sia per l'Italia, sia per il progetto Euro.
(Tradotto da Redazione Danzica, in Redazione a Roma Stefano Bernabei, luca.fratangelo@thomsonreuters.com, +48587696613)