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I titoli asiatici scivolano per l'allentamento delle scommesse sul taglio dei tassi; in arrivo i dati sull'inflazione

Pubblicato 08.01.2024, 03:24
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Investing.com-- La maggior parte dei titoli asiatici è scesa lunedì dopo che un aumento a sorpresa dei salari non agricoli statunitensi ha fatto rivedere ai mercati le aspettative di un taglio anticipato dei tassi d'interesse, e l'attenzione si è ora rivolta a una serie di letture chiave sull'inflazione questa settimana.

I titoli regionali hanno ricevuto una debole spinta da Wall Street dopo che i dati buste paga non agricole di dicembre, superiori alle attese, hanno stimolato un'ulteriore riduzione delle scommesse sul taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve già a marzo 2024. Anche l'attesa per la stagione degli utili del quarto trimestre ha tenuto i trader in tensione.

I futures azionari statunitensi sono rimasti sostanzialmente fermi negli scambi asiatici di lunedì.

I volumi di trading regionali sono stati in qualche modo rallentati da una festività in Giappone, con i futures per il Nikkei 225 Futures che si sono mossi poco. L'attenzione è ora rivolta alle letture di Inflazione a Tokyo per dicembre, previste per martedì.

Il devastante terremoto che ha colpito il Giappone centrale ha anche scosso il sentimento verso i mercati giapponesi, con le spese e gli sforzi di ricostruzione sulla scia dei danni che dovrebbero ritardare ulteriormente i piani della Banca del Giappone di iniziare a stringere la sua politica ultra-doivsh.

Gli indici asiatici più ampi si sono mantenuti in un range ristretto. L'australiano ASX 200 è sceso leggermente prima delle letture di inflazione, commercio e vendite al dettaglio previste per la fine della settimana.

Gli indici cinesi Shanghai Shenzhen CSI 300 e SSEC sono scesi rispettivamente dello 0,7% e dello 0,8%, estendendo le perdite del nuovo anno a causa della persistente debolezza del sentimento verso il Paese. Inflazione e dati commerciali, attesi per la fine di questa settimana, dovrebbero riflettere la continua debolezza dell'economia cinese, dopo le pessime letture di indice dei responsabili degli acquisti per dicembre.

L'indice Hang Seng di Hong Kong è sceso dell'1,1%, con i titoli della Cina continentale a fare da traino.

L'indice KOSPI della Corea del Sud è rimasto piatto prima della decisione della Banca di Corea sui tassi d'interesse, prevista per la fine della settimana. I futures per l'indice indiano Nifty 50 hanno indicato un'apertura in sordina, con il letture dell'inflazione dell'economia dell'Asia meridionale in programma nel corso della settimana.

L'attenzione in India si è concentrata anche sugli utili dei pesi massimi dell'indice Infosys Ltd (NS:INFY) e Wipro Ltd (NS:WIPR), previsti nel corso della settimana.

I mercati asiatici sono scesi nella prima settimana di contrattazioni del 2024, tra i crescenti dubbi che la Fed taglierà i tassi di interesse già a marzo.

Il sentimento generale verso gli asset orientati al rischio è stato frenato anche dalle persistenti preoccupazioni per il conflitto in Medio Oriente, dato che la guerra tra Israele e Hamas non ha mostrato segni di attenuazione.

I mercati devono affrontare il test dell'inflazione questa settimana

Oltre ai rapporti sull'inflazione delle principali economie asiatiche, questa settimana l'attenzione si concentra anche sul sito dati sull'indice dei prezzi al consumo degli Stati Uniti per il mese di dicembre, previsto per giovedì.

La lettura dovrebbe mostrare una leggera ripresa dell'inflazione statunitense, con l'indice CPI destinato a rimanere ben al di sopra dell'obiettivo annuale del 2% fissato dalla Fed. Inflazione mese su mese dovrebbe inoltre accelerare.

La lettura dell'inflazione arriva solo una settimana dopo che i dati sui salari non agricoli hanno evidenziato un lieve raffreddamento del mercato del lavoro, il che, secondo gli analisti di ING, ha dato alla Fed un minore impulso ad iniziare un allentamento aggressivo della politica, prevedendo che eventuali tagli dei tassi inizieranno solo a maggio.

Il sito Strumento Fedwatch del CME mostra che gli operatori valutano quasi il 63% di possibilità di un taglio dei tassi di 25 punti base a marzo, in calo rispetto al 73,4% della settimana precedente.

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