Investing.com-- Gli indici azionari di riferimento della Cina sono saliti nettamente martedì dopo che un importante fondo sovrano ha promesso di aumentare la sua partecipazione nei titoli locali, alimentando le speranze di un maggiore sostegno da parte del governo ai mercati locali in difficoltà.
L'indice bluechip Shanghai Shenzhen CSI 300 è balzato dell'1,8%, mentre l'indice Shanghai Composite ha aggiunto lo 0,8%. Entrambi gli indici hanno recuperato ulteriormente dai minimi di cinque e quattro anni toccati la scorsa settimana, con tutti i settori in territorio positivo.
I guadagni dei titoli della Cina continentale hanno fatto balzare l'indice Hang Seng di Hong Kong del 2,3%, allontanandolo ulteriormente dai minimi di oltre un anno.
Il rimbalzo dei mercati cinesi è stato alimentato soprattutto dal fondo sovrano Central Huijin Investment Ltd che ha dichiarato che continuerà ad aumentare le sue partecipazioni in fondi negoziati in borsa locali.
Central Huijin è un veicolo di investimento statale in Cina e detiene partecipazioni in importanti aziende statali cinesi. L'azienda è un'unità di China Investment Corporation, e il suo annuncio presenta un ulteriore sostegno del governo ai mercati locali.
Poco dopo l'annuncio di Central Huijin, anche la China Securities and Regulatory Commission ha dichiarato che guiderà un maggior numero di fondi e gestori patrimoniali locali ad acquistare sul mercato nazionale, dando inoltre istruzioni alle aziende cinesi di riacquistare più azioni.
Queste mosse hanno contribuito ad arginare la lunga crisi dei titoli azionari cinesi, che hanno registrato le peggiori performance in Asia fino al 2023 e che finora non hanno avuto alcun sollievo nel 2024.
Recenti notizie dei media hanno anche mostrato che la Cina sta stringendo la morsa normativa sui movimenti volatili dei mercati azionari e ha recentemente dato istruzioni ai principali gestori di fondi di bloccare i clienti dallo shorting delle azioni locali.
Tuttavia, non è ancora chiaro se queste misure siano in grado di stimolare una ripresa sostenuta dei titoli cinesi, dato che i recenti dati economici hanno mostrato scarsi miglioramenti nella seconda economia mondiale.
Le preoccupazioni per il rallentamento della crescita economica in Cina sono state le principali cause del crollo dei titoli nazionali e hanno ampiamente compensato le misure di stimolo monetario di Pechino.
Inoltre, il governo ha mantenuto un atteggiamento prudente nei confronti del sostegno fiscale all'economia, nonostante le ripetute richieste di maggiori misure da parte degli investitori.
La mossa di martedì arriva dopo una serie di deboli letture dell'indice dei responsabili degli acquisti di gennaio, che hanno indicato uno scarso miglioramento dell'attività economica. Le letture hanno creato un tono cupo in vista del sito chiave dati sull'inflazione previsto per la fine della settimana.