Investing.com - Venerdì i mercati azionari europei hanno registrato per lo più ribassi, con gli utili aziendali del terzo trimestre sotto i riflettori, tra le preoccupazioni sulle prospettive economiche della regione.
Alle 06:55 ET (10:55 GMT), l'indice DAX in Germania è rimasto pressoché invariato, mentre il CAC 40 in Francia è sceso dello 0,2% e il FTSE 100 nel Regno Unito è sceso dello 0,2%.
L'Ifo tedesco sale più del previsto
La fiducia dei consumatori francesi è scesa leggermente a ottobre rispetto al mese precedente, come hanno mostrato i dati pubblicati venerdì mattina, ma ci sono state notizie leggermente migliori dalla Germania, la più grande economia dell'eurozona.
Il morale delle imprese tedesche è migliorato più del previsto a ottobre: l'indice del clima imprenditoriale dell'istituto Ifo è salito a 86,5 in ottobre, rispetto all'85,4 del mese precedente, superando la previsione di 85,6.
Tuttavia, l'economia tedesca è in difficoltà, con il prodotto interno lordo del terzo trimestre in arrivo la prossima settimana. Una recessione tecnica, definita come due trimestri consecutivi di contrazione, è decisamente in gioco.
La Banca centrale europea ha già tagliato i tassi di interesse tre volte quest'anno, sempre di 25 punti base, e si sta diffondendo l'ipotesi che i responsabili delle politiche della BCE accetteranno un taglio dei tassi più ampio nella prossima riunione.
Più tardi venerdì si terrà il penultimo giorno delle riunioni annuali del FMI e della Banca Mondiale e gli operatori saranno in attesa di commenti sulla futura politica monetaria.
Mercedes colpita dalla crisi cinese
La stagione degli utili societari trimestrali resta al centro dell'attenzione in Europa mentre la settimana volge al termine.
Le azioni Mercedes-Benz (OTC:MBGAF) sono scese di oltre l'1% dopo che il colosso automobilistico tedesco ha dichiarato che gli utili della sua divisione principale sono crollati nel terzo trimestre, poiché i consumatori cinesi hanno continuato a ridurre i beni di lusso.
Valeo (EPA:VLOF) ha aggravato i problemi del settore automobilistico, con il fornitore automobilistico in calo del 10% dopo aver tagliato per la seconda volta quest'anno le sue previsioni di vendita annuali.
Le azioni di Remy Cointreau (EPA:RCOP) sono scese dello 0,4% dopo che il produttore francese di alcolici ha segnalato un calo delle vendite trimestrali peggiore del previsto, a causa del peggioramento delle condizioni di mercato in Cina.
Le azioni di Electrolux (ST:ELUXb) sono crollate del 15% dopo aver deluso le aspettative sugli utili del terzo trimestre a causa delle continue perdite negli Stati Uniti e della crescente concorrenza della Cina.
D'altro canto, le azioni di Sanofi (EPA:SASY) (NASDAQ:SNY) sono salite dell'1,4% dopo che la casa farmaceutica francese ha registrato una crescita degli utili più forte del previsto nel terzo trimestre, sostenuta dalle vendite di vaccini stagionali anticipate rispetto alle attese.
Le azioni di Eni (BIT:ENI) sono salite dell'1% dopo che il gruppo energetico italiano ha annunciato l'intenzione di incrementare il programma di riacquisto di azioni proprie dopo aver riportato risultati del terzo trimestre migliori del previsto.
NatWest Group (LON:NWG) è cresciuto di oltre il 3% dopo che la banca britannica ha segnalato un aumento del 25% degli utili nei tre mesi fino a settembre e ha rivisto al rialzo le sue previsioni, sostenuta dall'aumento dei prestiti e dall'attenzione all'efficienza operativa.
Dall'altra parte dell'oceano, l'attenzione si sposta sui guadagni della prossima settimana, con i risultati attesi dai giganti della tecnologia Alphabet (NASDAQ:GOOGL), Amazon (NASDAQ:AMZN), Apple (NASDAQ:AAPL), Meta (NASDAQ:META) e Microsoft (NASDAQ:MSFT) nell'arco di tre giorni a partire da martedì.
Il greggio è pronto per guadagni settimanali
Venerdì i prezzi del petrolio hanno registrato un leggero rialzo, sulla buona strada per un guadagno settimanale, poiché le tensioni nel Medio Oriente, ricco di greggio, hanno fatto sì che il premio di rischio rimanesse all'interno del mercato.
Alle 06:55 ET, il contratto Brent è salito dello 0,6% a 74,81 dollari al barile, mentre i future sul greggio statunitense (WTI) sono saliti dello 0,6% a 70,62 dollari al barile.
Entrambi i contratti sono destinati a registrare guadagni di circa il 2% questa settimana, mentre i trader attendono la risposta di Israele all'attacco missilistico dell'Iran del 1° ottobre, che potrebbe interrompere la produzione nella principale regione produttrice di petrolio al mondo.
I funzionari statunitensi e israeliani sono pronti a riprendere nei prossimi giorni i colloqui per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi a Gaza, ma le speranze non sono grandi poiché diversi tentativi precedenti di raggiungere un accordo sono falliti.